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Il valore soggettivo - Piccolo discorso sull'amore ( quello vero)


Il mio Tema di nascita, riguardo al settore della vita che parla del mio rapporto con gli oggetti di casa dice: PESSIMO RAPPORTO CON GLI OGGETTI DI CASA. Ma io, che rapporto ho con gli oggetti di casa? PESSIMO. Ricordo che fino a...forse due giorni fa e da sempre, chiunque mi abbia vista "rapportarmi" con gli oggetti di casa, mi ha  colpevolizzata di non tenere alle cose. E' vero. Sono rarissimi gli oggetti a cui tengo materialmente, ovviamente parlo sempre di quelli di casa. Credo che ci siano più motivi a questa mia...colpa. Uno di questi è che io ho bisogno di  cambiare le cose intorno a me: non posso vedere l'arredamento sempre allo stesso modo perchè a lungo andare mi sento quasi soffocare. Figuriamoci gli oggetti! E se anche compro o mi viene regalato qualcosa a cui tengo particolarmente e poi si rompe evito di fare quei piagnisdei che spesso sento fare: si è rotto? Bene, lo butto. Ho visto fare questa fine a cose che davvero erano per me una reliquie, eppure una volta guardati i pezzi in terra, ho alzato le spalle pensando che forse era anche un bene, visto che ho sempre odiato la dipendenza da ciò che è materiale. Persi un orologio costoso che mi era stato regalato: credo che un'altra persona ne avrebbe fatto una paternale incredibile, io invece no. In fondo cos'era? Un semplice orologio, e che sia stato di valore non mi dava più dispiacere che se fosse stato comprato in una bancarella: un orologio è un orologio. Come un soprammobile è un soprammobile, non cambia niente. Quindi, il fatto che si rompe un oggetto di casa a me fa stare bene, la prendo come l'opportunità per comprarne semmai uno nuovo. Noncuranza?Un altro motivo che mi fa avere quel pessimo rapporto con gli oggetti di casa è che sono iperconvinta che le cose siano fatte per viverle, e non per diventarne schiavi. Esempio: conosco molte persone che hanno in casa delle cose molto carine, ma che usano solo...in certe occasioni. Beh, io quando compro cose carine per la casa le compro per farle mie prima di tutto: mi regalarono un servizio molto particolare e di un valore abbastanza alto, di tazzine da caffè. E dopo le esclamazioni di coloro che avevano visto e apprezzato, mi sentii dire "Beh, queste non usarle tutti i giorni, è un peccato se si rompono!" Ma diamine, perchè? Non tutti i giorni? E in quali, ad esempio? La domenica? O il giovedì? Oppure sono costretta ad invitare ogni giorno qualcuno a prendere il caffè per poterle usare? Non esiste. Io quelle splendide tazzine le ho usate immediatamente. Ormai ce l'ho da tre anni, una si è rotta: è grave? Per me no, invece di avere un servizio da caffè da sei ne ho uno da cinque. Ma almeno me le sono godute io. Egoismo?Ma il motivo principale di tutto questo è che fin da piccola non ho mai avuto questo grande attaccamento per le cose materiali, e anche se poteva sembrare sbagliato, era giusto. Oh, sia chiaro: le cose degli altri sono sempre state sacrosante, per me. Il discorso vale solo per le "mie" cose. Se mi si rompe un Rolex ( che non ho
) a me non me ne importa nulla. E' un orologio. Ma se si rompono certi ricordi scritti su carta semplice, scarabocchiati, che di materiale valore hanno ben poco...ecco, lì mi viene il magone. Lì esce fuori il dispiacere. E allora?Allora cosa c'entra tutto questo discorso...con l'amore? Siamo alle solite: chi tiene molto alle cose materiali non avrà compreso per quale motivo io sono così. Diciamo che i soldi ben poco c'entrano coi sentimenti. Io i soldi li vivo, come vivo gli oggetti. Il resto invece...lo tengo ben stretto nella sfera delle "cose" a cui tengo davvero. Riepilogo: NON HO VISSUTO PER ETERNARE IL MATERIALE MA PER MATERIALIZZARE L'ETERNO. "SE VUOI FARMI FELICE NON REGALARMI PREZIOSITA' SE NON QUELLE CHE HAI NEL CUORE. "Laura