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Ringraziamento a "me bambina"


dal mio blog-speace di WINDOWS LIVE  " RICORDATI DI ESSERE FELICE  " -  Post del settembre 2008 Quando guardo le foto di me da bambina mi sento strana, perchè mi viene da chiedermi MA QUELLA LI' SONO PROPRIO IO?!   E mi fa strano pensare di aver passato la tappa dell'infanzia. Mi fa strano vedermi con quelle gambette scoperte così piccole, con quel faccino da  innocentina che doveva imparare la vita.  Mi faccio tenerezza, quando mi rivedo.  Mi viene voglia di prendere in braccio quella bambina e  raccontarle tutto il futuro che l'aspetta...perchè io ormai lo conosco già. E le vorrei dire, coccolandola come non ho mai fatto, che lei non lo sa, ma la sua vita sarà strabiliante di emozioni...  E la vedo sorridermi con uno sguardo truffaldino come per dirmi GUARDA CHE LO SO . Si, lei è dolce...questo io lo ricordo, tutti lo dicevano...però ricordo ancor più che dietro quella dolcezza...ahi ahi...c'era tanta di quell'imprevedibilità e di quella paraculaggine ( ops....beh, dai, si può dire no?! )...da farti rimanere davvero a bocca aperta.  Ma quella bambina che io adoro, forse non immagina quanta strada dovrà fare per arrivare dove lei vuole arrivare. Perchè si, è piccola...ma in proposito ha già le idee molto chiare, sebbene non sa proprio da dove cominciare. La guardo e mi dico che a quell'età la vita è troppo bella. Laura felice, Laura infelice, Laura sorridente, Laura incavolata. Laura sicura di sè, Laura insicurissima. Ero tutto ed ero il contrario di quel tutto. Un giorno avevo paura, il giorno dopo ero  di un coraggio incredibile. Un giorno smorfiosa, un giorno tenerissima. Si, io ero così. Ed ero timida, ma timida...ma così timida che certamente nessuno si sarebbe aspettato che razza di oratrice sarei diventata. Però questo, Laura lo conquisterà a poco a poco. Ma mentre guardo le foto di quegli anni che ricordo con tenerezza e  con gioia,  mi viene un pò il magone. Non per via del tempo che è passato, non per gli anni che non ci sono più...ma perchè  penso alla fatica che ho fatto per raccogliere i pezzi del mio puzzle e rimetterli in ordine.   Rivedo bene quella bambina,  lei è nata a mò di scatola mosaico. I miei ci hanno provato a rifarlo...ma cavolo, era troppo difficile. Perchè non appena pensavano di aver trovato il pezzo giusto,  si accorgevano che invece era tutto sballato. Beh, io glielo vorrei dire a questa bambina, che i pezzi del puzzle li rimetterà a posto solo e soltanto lei, da sola, per via del casino che ha dentro ma che solo lei saprà riconoscere e pazientemente risanare  fino a farne vera serenità.  Sorrido ogni volta che mi rivedo, perchè come si diceva allora... nell'acqua cheta, non farti il bagno. Ecco, io ero l'acqua cheta. E chiunque si  tuffava...rischiava l'annegamento. Vero.Verissimo.  A volte cattivella, si. Ma cattivella solo per sopravvivenza, perchè non permettevo nemmeno a sei anni che venissero solo scalfiti i miei desideri e i miei sogni. Poi tornavo dolce come il miele. Mi tengo stretta con tutto l'amore che ho per quella bambina, vorrei poterle evitare qualche contrasto con la vita...ma se lo facessi lei non sarebbe lei.  Ho ricordi sereni  di me, lascio andare la nostalgia delle gambette scoperte e lascio la bambina lì dove si trova: nel mio passato. Poi poso la foto e sorridendo mi guardo allo specchio. Quella lì sono io. Io sono quella lì. Siamo una, ma siamo diverse. E pensare che sono i grandi che dovrebbero aiutare i piccoli a crescere. Ma qui c'è stata un'eccezione. E' per questo che voglio così bene, a quella bambina...                                                                 
( beh...non ero proprio così) ***Ero così 
® © laura brustenga