Pablo Di Lorenzo

NUNZIA DE GIROLAMO: ‘NON ESISTONO PROVINCE DI SERIE A E PROVINCE DI SERIE B’


Temi caldi: possibile soppressione delle province, ruolo fondamentale degli studi di settore e il clamoroso sciopero dei calciatori La Voce intervista l’ On. Nunzia De Girolamo – parlamentare PDL, Coordinatrice Provinciale del Partito e membro della Commissione Affari Costituzionali della Camera La determinata Onorevole Nunzia De Girolamo punta tutto su una politica coerente, infastidita dalle disparità che si creano in momenti così importanti di crisi. Che cosa pensa della soppressione della provincia di Benevento ? Non esistono province di serie A e province di serie B. Le province, che sono diventate enti di spreco e poltronifici per la politica, devono essere soppresse tutte così come previsto dal nostro programma elettorale del 2008. Dobbiamo solo tutelare i servizi ai cittadini e dunque gli uffici periferici che garantiscono i bisogni della collettività. Oggi la politica deve impegnarsi ad eliminare i 500 milioni di costi relativi alle indennità della politica. In ogni caso in parlamento mi batterò affinché la legge sia uguale per tutti. Le sorti della provincia di Benevento siano le stesse di quella di Sondrio o di Bari. Secondo lei gli attuali studi di settore sono veritieri ? Secondo me dobbiamo condurre una forte lotta agli evasori ed evitare che a pagare siano sempre gli stessi. Per questo motivo sono contraria al contributo di solidarietá previsto dalla manovra. Pagherebbero coloro che da sempre dichiarano i propri redditi e pagano le tasse ed ancora una volta nessun contributo verrebbe versato dai furbi che viaggiano in Ferrari, che fanno le vacanze in barca e dimorano fra la casa al mare e quella in montagna. Sullo sciopero dei calciatori qualche commento? Vergognoso ed imbarazzante! Non é possibile che giovani milionari si rifiutino di dare il proprio contributo in un momento di crisi come quello che sta attraversando il nostro Paese, l’Europa e addirittura l’America. Come si giustificano con gli operai, con i giovani che non lavorano, con gli anziani o con le famiglie in difficoltà? Mi auguro che almeno i giocatori della nazionale italiana prendano una posizione netta e distante dai colleghi che stanno dimostrando di non avere a cuore l’Italia e lo sport. Pablo Arturo Di Lorenzo