Pablo Di Lorenzo

ANTONIO MOCCIOLA: “UN PAESE SENZA CULTURA E’ UN PAESE SENZA FUTURO!”


Allinfo Newspage Magazine, diretta dalla giornalista Maria Cuono, intervista Antonio Mocciola. Classe 1973, giornalista pubblicista, scrittore e caporedattore del giornale: “Il Brigante” (l’unico Magazine Meridionalista che esiste dal 1999 e tratta di tutti i temi che riguardano il Meridione). A proposito di Meridionalismo, che cosa pensa del Federalismo fiscale? E’ l’ennesimo schiaffo ad una parte d’ Italia che non può permettersi questo tipo di modello fiscale. Sono assolutamente contrario nel federalismo in sè. Abbiamo voluto lo Stato unitario e ce lo dobbiamo tenere. La presenza dello Stato deve farsi sentire in tutte le sue forme. Stato che al giorno d’ oggi non è molto forte… Però può andare sempre peggio. Ho molta paura di quello che sta per accadere. Ci sono forme di secessione mascherate. Ultimamente c’ è stata la Conferenza stampa di Sarkosy e della Merkel sul fatto di ristrutturare l’ Europa, in verità, l’Europa esiste? L’Europa non esiste, non esiste un’idea comune, una storia comune. Esiste forse un’elite d’Europa. Già l’ italia è disgregata. Pensa al significato delle parole…prima c’erano le Puglie, le Calabrie. Temo frastagliamenti ulteriori che non portano mai a niente di buono. Cosa pensa dei tagli alla cultura? E’ uno scandalo! Del resto questo governo è sempre stato fiero nemico della cultura, ritenuta di troppo. Un paese senza cultura è un paese senza futuro! Entrando nel merito del libro che ha pubblicato circa un anno fa, intitolato: “Le vie Nascoste”. Di che cosa tratta il libro? Le vie nascoste sono le vie che portano ai paesi abbandonati. L’Italia è piena di posti che non sono più abitati. Negli anni ’50 – ’60 si è arrivati ad un lento spostamento di tutte le popolazioni, da monte a valle; perchè a valle c’era più ricchezza. Ho voluto fare un libro che parlasse soltanto di Paesi totalmente deserti. Ho notato che nessuno ne aveva mai parlato ed ho pensato di fare un’anti-guida, ossia una guida sbagliata, una guida di tutti i paesi che non sono visitabili perchè non ci sono le salumerie per esempio… Mi è piaciuto molto la frase del libro: “archeologia moderna, mai esplorata, mai descritta e mai studiata abbastanza”… Non sono interessanti dal punto di vista commerciale, se non quella di ritrovare un’Italia persa. Che cosa pensa della ricostruzione dell’ Aquila? Tutto il male possibile. Se avessimo destinato certi fondi per cose più interessanti, invece del ponte di Messina, l’ Aquila sarebbe stata ricostruita. Questa è una domanda arguta… L’Aquila era una città splendida. E’ tangibile l’ aria di una città morta appena si entra… Sei stato all’ Aquila… la città credo che sia effettivamente perduta. Ma credo fortemente che l’amore degli Aquilani possa fare un miracolo. Una città universitaria, piena di cultura, di monumenti non può e non deve morire così ! Come vi possiamo seguire? Visitate il sito : www.ilbrigante.it