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RICORDI

 

 

He had a dream..

Apollo11,Luglio 1969

  

Attenti a quei due!

 

    Quel nostro caro angelo

 

 

DUE DI TUTTO

C'é sempre un due di tutto:
il buio e la luce,
l'acqua e il fuoco,
il bianco e il nero,
il riso e il pianto,
il bene e il male,
la vita e la morte,
l'uomo e la donna.
Due di tutto,
forme opposte
di uno stesso destino,
simmetrici essenziali,
complementari dissonanti
che corrono inseguendosi, 
l'uno davanti all'altro,
per ritrovarsi in terre di nessuno.
Asintotici respiri
di un due di tutto.

Paenelopees

 

 La Corde Sensible, Renè Magritte, 1960

 

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Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 19 Maggio 2006 da Paenelopees
Foto di Paenelopees

 AL LARGO DI PENELOPE

Alto mare.
Dondolo sinuosamente, la grande madre è un po’ nervosa oggi,
vorrei che Sigmund la calmasse col canto delle sirene.
Sono al largo.
Al largo dalla terra,
al largo dalla gente,
al largo dalle capre,
al largo persino da me stessa.
E’ strano come in una grande distesa d’infinito bidimensionale
si veda come vedono i suoi occhi,
si oda come ode il suo orecchio,
si perda la propria forma
per possedere spigoli altrui,
l’eterno fluire d’un moto perpetuo d’acqua, o di foresta, o di deserto.
E’ questa stramaledetta barca a vela
che mi riporta sul confine netto tra l’ade e l’umano sentire.
Questa notte ho avuto problemi a governare la barca, Ulisse.
Sono stremata.
Sarei ipocrita col tuo spirito rozzo e condottiero
se dicessi che non ho avuto paura.
La condizione della mia solitudine è come quella della tua battaglia.
Sì, se tu, Ulisse caro, fossi stato qui,
avresti risolto tutto con l’astuzia di Minerva,
lo so, sei pratico di barche, e navi e zattere,tu.
Ma non eri qui, ho virato d’inganno, Ulisse,
e sono dispersa nell’occhio dormiente
d’una madre liquida avara di dolcezze.

Sto imparando a parlare coi delfini, mi fanno compagnia nella deriva consapevole.

..........§§§§§§...........

Delfini:  Asdfccgchch!! Cjioiug sftg  dgff dewqqehjfh, fgytkuykghjh?
( B-u-o-n-g-i-o-r-n-o! Ha  b-i-s-o-g-n-o  di q-u-a-l-c-o-s-a,  S-i-g-n-o-r-a?) 

Penelope:   Edfggfhff gjhgkgkgk dsf unfgf cohghhhbh.
( Avrei bisogno di una coccola..)

Delfini :  Chfg fdg umgbn cdhgf dhhggmnbmn?
( Cos’è una c-o-c-c-o-l-a, S-i-g-n-o-r-a?)

Penelope:  Ukjjh chjvjhk  fghj uk sfjhjk n.116 di Shakespeare.
( Una coccola è il sonetto n.116 di Shakespeare.*)

Delfini:  Dgh khkj Shakespeare, gjhgkhkhkh?
( Chi è S-h-a-k-e-s-p-e-a-r-e, S-i-g-n-o-r-a?)

Penelope:  Fgv jhjh fhjbmnb a  kjhh gfkkhk dhfjggknmn dfhbjd dfdfw anmndjs gahgshgahg.
( E’ un’anima a forma di delfino che deve ancora nascere.)

Paenelopees

 

* Sonetto n.116

Non sarà che al matrimonio di animi costanti io ponga impedimenti.
Non è amore quell’amore che muta quando scopre mutamenti
o  tende a ritirarsi, se l’altro si ritira
oh, no, esso è un faro per sempre fisso
che guarda alle tempeste e mai ne è scosso.
È la stella polare per ogni nave errante
e  il suo valore resta ignoto
anche se l’altezza ne sia presa.
L’amore non è lo zimbello del tempo
anche se rosee labbra e guance
cadono sotto il compasso della sua falce ricurva;
l’amore non muta con le sue brevi ore o settimane
ma resiste fino all’orlo del giudizio.
Se questo è errore, e mi sia provato,
io non ho mai scritto
e nessuno ha mai amato.

W. Shakespeare

 

 
 
 
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Un blog di: Paenelopees
Data di creazione: 09/05/2006
 
 

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" Gli umani si dividono in due categorie:

quelli che non sanno ma credono di sapere

e quelli che credono di sapere ma non sanno.

Distinguerli è impossibile,

entrambi portano sempre un paio di scarpe."

Paenelopees

 

  

Barbara Boretti, L'anima e lo spirito, olio1994 

 

"Ducunt fata volentem,

nolentem trahunt."

Seneca

[...L'antropologa Margaret Mead chiese scherzando quale fosse la differenza tra un russo e un americano. L'americano, disse, ha la tendenza a fingere un mal di testa quando vuol sottrarsi discretamente a uno sgradito impegno in società; il russo, invece, deve avere davvero il mal di testa.]

Tratto da " Istruzioni per rendersi infelici" di Paul Watzlawick, Feltrinelli

 

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