A 5 mani

Sono italiani i nuovi ‘working poor’


Una storia come tante:Sono un ragazzo della prov. di ... Ho abbandonato gli studi al terzo anno delle superiori per cercare l’indipendenza monetaria dai miei genitori. Ho lavorato come imbianchino per tre mesi dove il mio compenso è stato di 150 euro per tutti e tre i mesi, euro più euro meno. Essendo un lavoratore in nero non ho potuto difendere i miei diritti, così sono andato in una ditta di lavorazione ferro come operaio metallurgico, dove appena arrivato, parlando con gli altri dipendenti ho saputo che la ditta stava andando in fallimento e i loro stipendi erano arretrati di 10 mesi. Poco dopo mi sono ritrovato in una officina meccanica a lavorare dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 20 e il sabato mattina dalle 8 alle 14, se tutto andava bene. I primi 4 mesi da meccanico ero un lavoratore in nero che prendeva 400 euro, dopo aver firmato il contratto continuavo a prendere 400 euro ma firmavo buste paga da quasi mille euro. L’ultima esperienza lavorativa risale all’estate scorsa in una cucina come aiuto cuoco a 600 euro mensili, dove nelle buste paga dei due mesi di lavoro risulta che io effettivamente ho lavorato 1 giorno e 2 mezze giornate. Il prossimo anno cercherò di diplomarmi ad economia e commercio, mentre continuo inesorabile a cercare lavoro...ççççççççE dopo questa bella sfogata giornaliera vado al lavoro e ci si trova questa sera...perche' per fortuna io un lavoro ce l'ho!BUONA GIORNATA!Riferimenti:E non e' che voglio fare l'Adam Kadmon della situazione.Parliamoci come i bambiniScusate il ritardo...