A 5 mani

All'Overpass di Loano scatta la protesta del lato B,ma le foto dei glu@ tei non sono punibili.


L'esposizione del lato B non e' reato.Alessandro Gimelli, artista londinese ha potuto esporre di nuovo le proprie opere fuori dal suo work-shop “The Overpass” al 33 di via Richeri a Loano, dopo  che domenica mattina aveva ricevuto la visita di due agenti della polizia municipale che gli hanno “imposto” di rimuovere un pannello di plexiglass su cui erano mostrati alcuni degli scatti da lui realizzati per la sua mostra personale intitolata “Fino in fondo”.24 ore di vera e propria censura,la rassegna aveva come oggetto principale il sedere “declinato” in decine di varianti in chiave ironica e sarcastica. La municipale ha ricevuto una segnalazione da parte di cittadini che abitano in via Richeri e dopo aver  effettuato un sopralluogo  hanno invitato Gimelli a rimuovere il pannello «in via cautelare e preventiva». In seguito hanno verificato se tale attività contravvenisse all’articolo 725 del codice penale ed hanno stabilito che in questo caso «non ricorre l’ipotesi contravvenzionale sopra richiamata». Insomma Gimelli non stava contravvenendo la legge esponendo le proprie opere in strada, per quanto discutibili possano essere per i segnalatori. Una vittoria per l’artista e i suoi sostenitori che fin da domenica mattina si sono scatenati pubblicando sui social-network decine di messaggi di solidarietà.  C'è un limite oltre il quale l’arte non ha il diritto di andare?