PAGINE GIOVANI

FRESCURA, Loredana: "VADO A ESSERE FELICE", Raffaello editrice, Monte S. Vito (AN), 2015,145 P., € 9,00


Loredana Frescura parla spesso della delicata fase della crescita per preadolescenti e adolescenti, sia appartenenti al mondo femminile sia a quello maschile; dall'entusiastica risposta dei suoi lettori, si evince che riesce a toccare le corde più sensibili e i temi più scottanti trovando le espressioni giuste per arrivare al cuore e alla mente. Grazie anche alla sua lunga esperienza di insegnante e alla sua abilità ad aprirsi con gli altri, la Frescura dipinge sempre spaccati realistici calati nella quotidianità senza toni banali o ripetizioni, avvalendosi di uno stile appropriato e sostenuto da dialoghi pregnanti. Anche in questo romanzo i protagonisti sono ragazzi, dei sedicenni alle prese con i cambiamenti fisici e con i problemi causati dalla relazione con gli adulti e i coetanei. Nei 26 capitoli parlano a turno la rospa Andrea e l'imbranato Fabio, compagni di scuola che si ignorano fino ad una festa fatale che chiarirà ad entrambi i sentimenit reciproci, un unico capitolo ha la voce della fata Gigliola, la cugina napoletana che Andrea sopporta per un periodo di convivenza in famiglia. Gigliola è troppo bella e perfetta in confronto a lei, ancora un maschiaccio. Le due scopriranno di essere più intime di quello che ritenevano, Andrea capirà che dietro alla bellezza si può nascondere una profonda fragilità e che la malattia vissuta con decoro fa maturare le personalità sia del malato sia di chi gli vive accanto. Gigliola infatti deve subire un critico intervento al midollo osseo ma grazie all'aiuto di tutti, tra cui fondamentale quello di Andrea, tutto andrà per il meglio. La trama è scorrevole e sonda molti temi decisivi quali l'amicizia, l'invidia, il (falso) valore dell'esteriorità, l'inestinguibile legame familiare. Quest'ultimo è vissuto in modo profonda da Fabio che rifiuta il distacco dal nonno. I genitori hanno deciso di far risiedere in un istituto a causa della sua scasa gestibilità: vivrà ancora dei momenti gratificanti e valoriali per entrambi, tanto da affermare "un nonno che ha gli occhi lucidi è sempre qualcosa da rispettare, qualcosa di grande e di pieno come un cono gelato che trabocca da ogni parte." In appendice il riferimento all'associazione ADMO che si occupa da anni dei malati che subiscono il trapianto di midollo osseo. Genere: narrativa. Età: da 15 anni. Claudia Camicia