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Ci Riprovano...


Dopo un primo tentativo fallito di uccidere la libertà d'espressione e di opinione degli italiani, il nostro amato Governo ci riprova: pare che il DDL Levi - Prodi sia ritornato in vita. Un giurista, Daniele Minotti, si accorge che il progetto di legge gira di nuovo nelle aule del nostro Parlamento, affidato in sede referente alla commissione Cultura della Camera (DdL C. 1269). Diamo insieme un'occhiata ai punti salienti del progetto di Legge per capire cosa possono aspettarsi i navigatori e i blogger italiani: Art. 2. (Definizione di prodotto editoriale). 1. Ai fini della presente legge, per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso. Qualsiasi blog rientra in questa definizione. Art. 8. (Attività editoriale sulla rete internet). 1. L'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale sulla rete internet rileva anche ai fini dell'applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa. 3. Sono esclusi dall'obbligo dell'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un'organizzazione imprenditoriale del lavoro. Nei fatti si tenta di riproporre quanto previsto nel precedente disegno di legge Levi- Prodi annacquando solo un pò le definizioni per identificare, e distinguere, gli operatori della comunicazione dai comuni blogger : annacquamento fin troppo vago che lascia al governo attuale e aquelli futuri, la possibilità di un a libera interpretazione col fine ultimo di mettere la museruola ai tanti blogger che fino ad oggi hanno usato questo strumento per esprimere la propria opinione e il loro dissenso sui tanti fatti di politica e di cronaca italiana e mondiale. È un tentativo scandaloso di imbavagliare la vera opinione pubblica eliminando ogni libero pensatore che non sia possibile condizionare con i loro strumenti di falsa informazione. Bisogna lanciare un allarme tra i blogger e rendere pubblico questo tentativo anti costituzionale di sopprimere anche quell’ultima fetta di libertà che ci è rimasta… E' vero che la blogsfera una regolata se la deve dare ma non certo da chi non ha altro interesse che quello di controllare, dirigere, dividere a seconda delle appartenenze politiche, giornalistiche, ecc.: se si afferma ai quattro venti che la libertà dev'essere la prima cosa, come mai si stanno invadendo tutti gli spazi ancora non direttamente controllati dal potere? Non possiamo permettere cosi impunemente che ci levino il diritto alla parola!! Libera non è la mano che abbatte ma quella che costruisce, la mente che inventa e non quella che ordisce trame, la voce che sinnalza al cielo, non quella che maledice