Creato da palladisole il 11/10/2007
Palla di Sole
dopo 1700 post scritti in due anni devo ripartire... un po' di tristezza mi accompagna... ma la vecchia, il mio lavoro, le avventure di ogni ogni giorno, il mio Ammore ed i miei vecchi blog-amici saranno con me
| « Messaggio #47 | Pallaripetitiva » |
Pallainsoddisfatta La domanda di straniero di ieri sera mi ha fatto riflettere.Non tanto sulla polemica che potrei creare in merito all'argomento, tanto, quanto sul fatto che effettivamente è un periodo poco sereno nel lavoro. Non dipende né dal ciclo mestruale, nè dall'attività sessuale, nè dall'ormone assassino. Sono stanca e stufa. Non riesco a lavorare bene come vorrei, non riesco a fare tutto, e non ho la giusta collaborazione. Continuo ad accumulare cartelle, continuo ad accumulare lavori senza venirne fuori. E così aumentano i ritardi. Il boss dal canto suo, riversa su di me cubi di pensieri e carta, e ciclicamente mi tartassa sullo stato dell'opera. E' uno scaricare ansia sull'ansia. E' un gran periodo del cazzo. Non solo nella nostra realtà. So che il mese scorso non hanno incassato praticamente nulla, perchè non pagano. So che mantenere una decina di dipendenti non è da poco. Forse so troppe cose. Non sono serena. Vivo le giornate aspettando sera e le settimane aspettando il weekend. Non vorrei monghizzarmi. Io non sono così. A me piace quello che faccio. Mi piace seguire un progetto in tutta la sua completezza fino ad arrivare alla realizzazione, alla direzione lavori, alla fine, alla regolare esecuzione. In questo periodo invece mi sento una segretaria amministrativa (niente contro, ma non è il mio lavoro, non è questo che voglio fare). Vivo predisponendo verbali, perizie, libretti delle misure, registri di contabilità, inserendo dati, stillando certificati. Non vedo un cantiere da tempi immemorabili. Non mi occupo di progettazione pura dalla notte dei tempi. Per fortuna, mi sono ribellata alle gare. Spero sia il periodo. Spero vada presto in gara un mio pargoletto. Spero di poterlo seguire e vederlo crescere. Spero tante cose, anche se in certi giorni vorrei mollare tutto per un lavoro che mi consenta di arrivare a casa ad un orario decente, lasciando tutti i pensieri fuori dalla porta. Anche se so che sarebbe la mia morte. |
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