...e i Pamboys tornano alla narrazione qui sul blog!Salve a tutti, passato delle buone ferie?La vacanza in sella è stata un pieno successo, e la foto di apertura celebra il raggiungimento di una delle mete più famose tra i ciclisti: il passo Pordoi, a 2239 mt s.l.m.Questo post ne apre una serie, perché non posso raccontare tutto qui e perché confido nel contributo degl'altri due co-bloggers.Apro dicendo che il tempo è stato clemente, alle volte stuzzicare madre Natura (vedi post precedente) può essere utile: in 5 giorni ho fatto in tempo sia a gelarmi le chiappe che ad abbronzarmi mezza fronte, maledetta bandana!!
Non si è solo faticato, eh, non vorrei che qualcuno pensasse "ahahah
che furbi questi, le uniche vacanze dell'anno e le passano a faticare e
sudare e smadonnare sulle salite". A parte i soliti discorsi della
fatica e della soddisfazione finale e dei bei panorami che si possono
vedere, consci che l'uomo non vive di solo pane, non ci siam fatti
mancare i piaceri del palato, costituiti da degustazioni di canederli,
spatzle, funghi, rosticciate con la polenta, stinchi arrosto, strudel
dei più vari e dolci del posto!
E pure, non posso negarlo, fiumi di bira!
Gli effettivi giorni in sella son stati 3, nei quali son stati scalati i principali Passi dei dintorni, (Fedaia, Pordoi, Costalunga, Sella e Gardena) e qui accanto ho posto orgogliosamente la somma dei kilometri percorsi, che per il nostro livello amatoriale è una Signora Somma!!
Il dislivello totale affrontato inoltre è stato di 4100 mt (!!), altro Signor Numero, sìsìsì!
Insomma le aride cifre sono più che obiettive nel conferire al tutto il sapore dell'impresa (e qui vai col sensazionalismo!), soprattutto se confrontata con la vacanza dello scorso anno, stessi giorni ma 100km in meno.Insomma, voto 8.5 all'esperienza turistica e sportiva, la perfezione è mancata causa tempo ballerino e qualche altro dettaglio che analizzerò più avanti.Per il momento chiudo e saluto tutti, buona notte Community!R.
