Il Baule dei Sogni

Claire e il Giardino dei Segreti


Sono tornata alla caffetteria anche i giorni successivi, e continuo a farlo tutt’ ora.  E’ diventato il mio punto di riferimento e di partenza per l’organizzazione delle nostre giornate. Mie e di Claire. Siamo diventate amiche; ci vediamo la mattina, facciamo colazione insieme e spesso le faccio compagnia mentre lavora. Mi siedo a un tavolo, bevo qualcosa e leggo il giornale. Quando può, si prende qualche minuto di pausa e facciamo due chiacchiere. Mi piace. E’ stravagante -  che suona bizzarro detto da me -  ma simpatica e per niente fastidiosa. E soprattutto mi sta aiutando nella ricerca di un lavoro. Comincia ad essere di fondamentale importanza che io riesca, nel giro di poco tempo, a trovarmi qualcosa da fare. Sono uno spirito libero, è vero, ma ho anche bisogno di vedere le mie giornate occupate. Senza considerare l’aspetto economico. Fino a poco  tempo fa non era di fondamentale importanza, lo ammetto. Riuscivo a cavarmela comunque. Ma da quando ho deciso di chiudere con il mio passato e di rinunciarvi, non posso fare finta di niente. Ho capito di avere anche bisogno di soldi. “Potresti cercare qualcosa come babysitter”.E’ bastato uno sguardo per capirci. “E’ inutile che fai quella faccia. Ti ci vedo alle prese con i bambini”“Davvero?!”“Si.. davvero..”“E da cosa lo vedi?!”“Sei rassicurante e paziente e sai prenderti cura di tutto”.“Io?!!  Se riesco a malapena a prendermi cura di me stessa! Ti ricordo che vivo con un gatto anche per questo. E’ indipendente e ha bisogno di me solo  per mangiare. Mi sembra un buon compromesso”. “Okay. Allora cerca qualcosa come segretaria. Ci sono molti uffici in città.”“Uhm.. non so se sarei capace di stare tutto il giorno chiusa in un ufficio a rispondere al telefono e fissare appuntamenti. Ho bisogno di fare qualcosa di più creativo.”“Se trovassi un responsabile di ufficio giovane, carino e disponibile, potresti sfoderare tutta la tua creatività” mi ha detto ridendo.E’ per questo motivo che mi piace stare con lei. Mi fa ridere e quando siamo insieme, capita molto spesso.Abbiamo sfogliato le inserzioni delle ultime settimane senza trovare nulla di interessante. Alla fine, lasciandosi andare contro lo schienale della sedia, mi ha semplicemente detto che  poteva chiedere a sua madre.“A tua madre?”“Si; posso chiederle se ha bisogno di qualcuno che le dia una mano in negozio”“E da quando tua madre ha un negozio?”“Praticamente da sempre. Sono cresciuta tra tutte quelle erbe strane”“Quali erbe?”“Ha un’erboristeria. Si chiama Il Giardino dei Segreti. Dovresti averla vista. E’ nella stessa strada in cui abiti tu.”