Il Baule dei Sogni

Pensieri, parole, opere e omissioni.


Penso a lui praticamente ogni momento della mia giornata. Sono pensieri senza interruzione dal momento in cui mi sveglio a quando vado a letto la sera. E’ nella mia testa appena apro gli occhi e  stiro le mie membra intorpidite dal sonno. E’ nei  brividi che l’aria fredda provoca sulla mia pelle quando sposto lentamente le coperte e, pigra, tento di alzarmi. E’ nell’unica  maglia che indosso e che allungo fino ai piedi inutilmente;  è comunque troppo corta per coprirmi tutta. E’ negli occhi che si aprono lentamente alla luce.  E’ contemporaneamente, l’acqua calda della doccia e il sapone che scivola lento sulla pelle.  E’ nel tessuto dei vestiti che porto addosso tutto il giorno e che lascio cadere a terra, sul pavimento, solo a sera inoltrata. Si insinua tra le parole che escono dalla mia bocca mentre parlo con chi incontro durante il giorno. Danza lentamente con la mia lingua mentre il cervello elabora le lettere che devono formare le parole, il significato che devono assumere, il loro suono.E’ nelle privazioni imposte come opere "buone". Nel non sentire la sua voce, nel non cadere nei suoi abbracci, nel non baciare le sue labbra, nel non danzare con la sua lingua, nel non toccare  le sue mani, nel non giocare con le sue dita, nel non accarezzare la sua pelle, nel non fondersi con la sua anima. Sono continue omissioni in virtù di non so bene quale principio. Ma sono cose reali e vive. Nonostante tutto.