Pan di Stelle???

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Signorina, è sempre qui, sulla stessa panchina, a guardare l'orizzonte e la vedo sempre triste. Forse dovrebbe imparare a vivere, guardando chi non vive più.Che le importa, in fondo, se non ricambia?Ci sono sempre gli alberi ed i fiori.Il cielo è sempre blu, con lui o da soli.Ma lei forse è affezionata ai trifogli, alla pioggia triste ed alla verde Irlanda.Ma sa, signorina, può sentire profumi più buoni, se non si appende ai ricordi.Li lasci morti e carichi di polvere: se deve tornare, tornerà.Ma lei non aspetti, salti e corra ed urli al cielo il suo dolore, se serve. Ma, poi, viva. Poteva non esserci già tempo fa. "Le serve vita, per amare la vita"«Tanatos: che fu dunque, stavolta?Eros: Te l'ho detto, un capriccio. Il Radioso ha voluto giocare. E' disceso tra gli uomini ed ha visto Iacinto. Per sei giorni è vissuto in Amicle, sei giorni che a Iacinto cambiarono il cuore e rinnovarono la terra. Poi quando al signore venne voglia di andarsene, Iacinto lo guardava smarrito. Allora il disco gli piombò tra gli occhi...Tanatos: Chi sa... il Radioso non voleva che piangesse.Eros: No. Che cosa sia piangere il Radioso non sa. Lo sappiamo noialtri, dèi e demoni bambini, ch'eravamo già in vita quando l'Olimpo era soltanto un monte brullo. Abbiamo visto molte cose, abbiamo visto piangere anche gli alberi e le pietre. Il signore è diverso. Per lui sei giorni o un'esistenza non fa nulla. [...] Che cosa mai sarebbe stato (Iacinto) senza l'ospite di Delo?Tanatos: Un uomo tra gli uomini, Eros.Eros: Lo so. [...] Iacinto ha vissuto sei giorni nell'ombra di una luce. Non gli mancò della gioia perfetta, nemmeno la fine rapida e amara. Quella che Olimpici e immortali non conoscono. Che altro vorresti, Tanatos, per lui?Tanatos: Che il Radioso lo piangesse come noiEros: Tu chiedi troppo, Tanatos.»