Pangea

Premiata la ricerca italiana


ROMA (Reuters) - Con un lavoro di ricerca sulla robotica e sulla realtà virtuale, un professore dell'Università di Siena ha conquistato in Giappone un importante riconoscimento per la ricerca italiana, vincendo il premio 2009 della Ieee, la società internazionale di robotica e automazione, come coordinatore della sezione italiana."E' un premio molto importante a livello locale, per l'Università di Siena, e a livello nazionale. E' stata premiata l'attività di coordinamento e soprattutto la vitalità del gruppo di ricerca italiano, di cui io sono presidente", ha spiegato a Reuters in un'intervista Domenico Prattichizzo, docente di robotica presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Siena."Il premio ci è stato assegnato per l'attività di coordinazione e ricerca, ma sono stati molto apprezzati i nostri progetti di realtà virtuale, dalla costruzione di edifici ai robot che interagiscono con gli esseri umani", ha aggiunto. "Anche a livello nazionale, il premio assume connotazioni rilevanti, con un settore, quello della robotica, nel quale l'Italia sta compiendo passi importanti, anche a livello internazionale", ha detto ancora il docente.Premiato a Kobe, in Giappone, durante la conferenza internazionale Icra, il professor Prattichizzo ed il gruppo italiano si sono distinti in particolar modo per le loro attività nell'ambito della realtà virtuale e succedono, così, ai ricercatori di Hong Kong, vincitori del premio nel 2008."L'Italia è molto apprezzata a livello internazionale nel campo della robotica. Basti pensare che il presidente della Società Internazionale di robotica e automazione è proprio un italiano, il professor Siciliano dell'Università degli Studi Federico II di Napoli", ha detto ancora Prattichizzo. Che ha espresso un sentito ringraziamento agli studenti dell'Università di Siena."Tutti gli studenti, da quelli che stanno facendo il dottorato a quelli del primo anno, hanno partecipato ai nostri progetti, da chi disegnava i robot a chi svolgeva le equazioni".Ma l'Università di Siena non ha intenzione di fermarsi dopo questo riconoscimento."Stiamo già sviluppando un progetto, in collaborazione con l'Università di Tokyo, sul tatto remoto. L'idea è quella di riprodurre la sensazione fisica del toccare qualcuno o qualcosa anche a migliaia di chilometri di distanza".