Panoramiche romene

Favole romene - Petre Ispirescu (conclusione)


(riassunto) Il Bel-Figliuolo assieme al suo cavallo, dopo innumerevoli peripezie, arrivano finalmente nelle terre incantate della Giovinezza senza vecchiaia e vita senza morte, ma esiste un luogo in queste incatate terre dove non bisogna mai avventurarsi perché ritorna la nemica della giovinezza senza vecchiaia e vita senza morte, la nostalgia. Un girno però Bel-Figluolo non dà ascolto alla fata delle terre incantate e oltrepassa i confini mentre la nostalgia di casa e della sua famiglia lo porta a desiderare di tornare al palazzo. Ma appena incomincia il viaggio a ritroso la vecchiaia incombe sempre di più, motivo per cui nessuno degli abitanti delle terre dove prima aveva elargito i propri favori non lo riconosce e una volta giunto a casa nota il palazzo in rovine e nessuno dei suoi cari è ancora in vita. Un'unica cosa giacce, lì, appesa nella stalla da dove scelse il suo cavallo che così gli disse: "Bentornato, se ritardavi ancora per molto anch'io perivo", e la Morte gli diede uno schiaffo facendolo cadere e transformandolo in terra.