Inizialmente tre, Tara Romaneasca, Transilvania e Moldova, si formano introno al XIII secolo.Tre stati distinti consapevoli di condividere le stesse tradizioni e la stessa lingua. Ecco perché i voivoda hanno sempre cercato di adottare una politica tale da garantire la stabilità dei nascenti stati romeni. Nel XIV secolo, molti voivoda degli stati romeni hanno capito che solo attraverso una stretta alleanza si possono proteggere gli stati romeni. Le azioni intraprese da Mircea cel Batran, in Moldova, Alexandru cel Bun, in Muntenia, Iancu de Hunedoara, in Transilvania e Moldova, ma anche quelle di Stefan cel Mare, Ioan Voda cel Cumplit, Mihai Viteazu, hanno avuto lo stesso obiettivo: l’assicurazione di una cooperazione militare attraverso una fedele alleanza. Solide alleanze che hanno portato, nel XV secolo, ad un’idea di unità, di rinascita della vecchia Dacia, attraverso un’unica guida politica. È solo con Mihai Viteazul che l’idea di unità riesce a prendere una forma reale, benché per poco tempo. Da sempre la paura del nemico, specialmente l’impero Otomano, ha spinto i voivoda romeni ha cercare l’unione delle forze per contrastarla. Una vera unione, non sarà possibile, restando una mera utopia e sogno, se non nel 1918, attraverso la Grande Unione (Marea Unire).