Creato da no_body3 il 10/12/2008

ARMONIA NASCOSTA

dedicato agli incantatori.. ai demagoghi di professione.. con la speranza che si tratti di specie in via di estinzione

 

 

Alone & Together

Post n°312 pubblicato il 28 Settembre 2009 da no_body3

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Se ami.. ti sorprenderai di provare ben presto un forte desiderio di stare solo.. di uscire dall’amore: ogni amante lo sente.

   Se non l’ha sentito.. allora non hai mai amato.. il tuo amore era tiepido.. non era realmente appassionato.

   Se lo fosse stato.. avresti sentito un forte deisderio di stare solo.. di avere il tuo spazio.. di muoverti all’interno del tuo essere.. di cadere dentro di te e.. scomparire.. perché quando l’amore è passione.. ti stanca.. ti esaurisce.. ti svuota: è bello svuotarsi.. ma poi avverti il bisogno di essere insieme.

 

 

 
 
 

I R I S _ L E S S * * *

Post n°311 pubblicato il 26 Settembre 2009 da no_body3

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“Marianne.. quelli sono feccia.. una banda di stupratori.. ladri e assassini”.

“Mentre immagino che voi siate diverso” ribatté lei.

“Sì.. ma se mi ci costringessi ti taglierei la gola.. e lo farei in un lampo.. non te ne accorgeresti nemmeno”. Olivier si passò le dita nei capelli bianchi.. raccogliendoli dietro le orecchie con un nastro nero.. poi si girò di scatto e premette un dito sull’occhio destro della ragazza.. “cosa si prova? Cosa si prova ad avere un solo occhio senza iride!”.

D’un tratto Marianne non era più lì.. ma dietro una muraglia in parte crollata.. circondata da fumo.. morti e feriti. Grida lancinanti squarciavano l’aria. Stendardi rossi e oro garrivano sopra la sua testa mentre i soldati erano impegnati in sanguinosi duelli. Olivier si accorse dell’improvviso pallore della ragazza.

“Marianne!” la scosse.

Marianne sospirò. Era tornata alla realtà con Olivier.. sentiva di nuovo l’odore della terra bagnata. Era un lunedì di gennaio.. faceva freddo e la stavano portando a York. Suo padre era stato assassinato.

“Stai bene.. piccola McGraw?”

“Mastro Olivier.. ho freddo e sono piena di lividi.. mi state portando verso una morte orrenda e mi chiedete se sto bene?”

“Hai ancora il tuo spirito..vedo” borbottò Olivier.. “è la seconda vista.. non è così?”

“Così dicono” rispose Marianne.. sulla difensiva.

Olivier si accosto. “Marianne.. noi due ci assomigliamo molto”.

Le sfiorò di nuovo l’occhio incolore e poi si aprì la parte superiore della giubba mostrando  la pelle del collo e del petto.. bianca come l’avorio.

Riprese. “Sono nato a Luton.. nel Bedfordshire. I miei genitori erano ricchi proprietari terrieri.. allevavano pecore e lavoravano la terra. Io ero l’ultimo di quattro figli. I miei due fratelli e mia sorella erano belli come il sole. Io invece ero bianco come un cencio.. completamente glabro e con gli occhi orlati di rosa. Mi chiamavano “coniglio”. Mia madre non sopportava neppure la mia vista.. così fui affidato ad un tale Rod Olivier.. un bravuomo  che commerciava pellame e che mi spedì alla scuola della cattedrale di Luton dove ho imparato a leggere e scrivere”.. si morse il labbro inferiore.. poi aggiunse con un filo di voce “Marianne.. ogni giorno che Dio mandava su questa terra era un inferno per me. I ragazzi mi davano la caccia per le viuzze e i vicoli di Luton. Con il tempo però imparai a difendermi. A dodici anni ero già un lottatore con  i fiocchi. A quindici.. abile di spada e di coltello.. potevo duellare con chiunque. Quando terminai la scuola.. Mastro Olivier aveva messo da parte abbastanza soldi da mandarmi a Cambridge. Divenni subito famoso nella cittadina.. ero una specie di fenomeno da baraccone. Le puttane mi regalavano i loro favori perché non erano mai state con uno come me. Di solito i miei simili muoiono strangolati alla nascita”.

Marianne lo ascoltava con attenzione.. dimenticò per un attimo guai e dolori e la prospettiva di York non la spaventava più di tanto.. e chissà.. forse quell’albino avrebbe potuto aiutarla.

“Non l’ho mai raccontato a nessuno”.. Olivier  la osservò con attenzione per capire se per caso si stesse facendo beffe di lui. “Un giorno mastro Olivier mi disse che mia madre sarebbe venuta. Il mio vero padre.. era morto. Era un giornata di giugno. Non riuscendo a dormire.. mi alzai molto prima dell’alba e andai nei campi a raccogliere fiori selvatici. Raccolsi i più belli.. i più freschi.. e li portai alla bottega di mastro Rod dove li disposi in un vaso di cuoio. Poi mi feci il bagno.. mi cambiai e calzai un paio di scarpe nuove. Avevo la mente in subbuglio per i tanti pensieri assurdi che l’attraversavano. Mamma mi avrebbe portato a casa. Forse m’avrebbe spiegato perché ero stato affidato a un estraneo. Per  farla breve.. a mezzogiorno arrivò una signora in carrozza ed entrò nella bottega di mastro Olivier”.

L’uomo s’interruppe.. Marianne provò compassione per lui.

“Andai  a prostrarmi ai suoi piedi. Quant’era bella.. Marianne.. aveva capelli color dell’oro e occhi celesti. Vidi anche la smorfia sdegnosa sulle sue labbra.. la repulsione nello sguardo.. ‘Madre.. adesso mi riporti a casa? ’.. le dissi mentre le offrivo il mio regalo”.

“E poi come andò?” domandò Marianne.

“Lei scoppio a ridere. Quando le ripetei la domanda.. mi accarezzò i capelli come se fossi un cane.. poi baciò mastro Olivier sulla guancia e uscì in strada”.

“E non l’avete mai rivista?”

“Se capitasse l’ammazzerei”.  Olivier rise. Poi si fece più vicino “Marianne.. sto dando la caccia a chi gioca con le anime.. e sai perché non ho paura? Perché non ho un’anima da perdere!”.

 

 

 
 
 

B (°_°) W _ . _ . _

Post n°310 pubblicato il 20 Settembre 2009 da no_body3

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Essere una nuvola che fluttua nel cielo è meraviglioso.

Ma anche essere pioggia che cade sulla terra e nei fiumi è meraviglioso.

Anche essere neve in cima a una montagna è meraviglioso.

Essere acqua da bere per un bambino è a sua volta meraviglioso.

L’acqua si può manifestare in molte forme diverse.. ogni forma è meravigliosa.. ogni manifestazione è necessaria.

Non lasciamoci intrappolare in un’unica manifestazione.. in un solo pensiero.. ogni manifestazione è connessa con la successiva e.. se la nuvola è inquinata.. anche la pioggia sarà inquinata.. impariamo a guardarci in profondità per rimuovere la nostra rabbia.. avidità e tendenza ad illuderci e.. non avremo più paura di nulla.. possiamo offrire la nostra comprensione per trasformare ogni situazione in tutti i colori dell’arcobaleno.

 

 

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A N N O D O N N A N N O D O N N A N N O D . . . . . . .

Post n°309 pubblicato il 19 Settembre 2009 da no_body3

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“La Donna è la creatrice dell'universo.. l'universo è la sua forma; la donna è il fondamento del mondo.. è la vera forma del corpo. Qualunque forma prenda.. maschile o femminile.. è la forma superiore. Nella donna si trova la forma di tutte le cose.. viventi e animate del mondo. Non c'è gioiello più raro della donna.. nessuna condizione supera quella della donna. Non c’è.. né c’è stato.. né ci sarà.. un destino pari a quello della donna; non esiste un regno.. né ricchezza paragonabile alla donna; non c’è.. né c’è stato.. né ci sarà.. un luogo santo come la donna. Non ci sono.. né ci sono stati.. né ci saranno.. ricchezze superiori alla donna”

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http://www.youtube.com/watch?v=sLv-ITJEnsE&feature=related

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° N ° U ° R * * * >

Post n°308 pubblicato il 15 Settembre 2009 da no_body3

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Lucy compare sulla porta.. ignara della sorpresa che l’attende. Quando lo vede.. si ferma stupita pochi passi davanti a lui. Egli la squadra sorridente. Sembra ancora più fragile che in passato.. il suo viso è quasi interamente coperto dal fondotinta. Indossa un provocante abito bianco.. che lascia scoperte le gambe e le braccia. Il suo corpo è ben modellato.. agile e attraente. I capelli che adornano il viso sono scompigliati da una corrente d’aria. Improvvisamente.. si getta tra le sue braccia esclamando:

“Grazie a Dio.. sei salvo ! ”.. ella ride nervosamente.. cercando di nascondere l’emozione…

“Come stai.. Lucy ?”

“Come puoi vedere.. è sempre Lucy di luce splendente!”.. la donna dice.. “bene.. e tu? Quanto a salute mi sembri assai in forma. Ma che cos’hai negli occhi? Ti conosco e capisco che sei adirato!”.

Sorridendo.. Jack replica: “Come?”

“Non so come spiegarmelo..ma hai uno sguardo infuocato! E’ come se le tue labbra trattenessero una minaccia”.

Egli ride e.. dispiaciuto.. aggiunge: “presto verrà il tuo amico a prenderti”.

Ella scuote il capo per allontanare un ciuffo che le è caduto sugli occhi e dice: “lui non capisce proprio niente…”

“In ogni caso sei legata a lui”

Lucy gli lancia un’occhiata furbesca e chiede: “vuoi che lo sotterri stanotte?”

Poi.. leggermente preoccupato.. egli domanda: “dicono che lui sia un buon affare.. è vero?”

“Certo.. mi scorazza con la sua bella auto.. adora la solitudine!”.

A Lucy non sfugge lo sguardo interessato di Jack che.. come parlando tra sé.. chiede: “Adora stare da solo.. …”

Le palpebre di Lucy sono in preda a un tremore che s’accentua quando i loro sguardi si incrociano. Poi.. ella lo rimprovera: “Allora.. vedi come mi pensi?”

Con tono distaccato.. egli risponde: “Perché mi dici così? Mi sei molto cara!”

“Macché! Tu pensi solo ‘all’affare’!”

Jack sorride e poi dice: “E’ un modo di pensarti!”

Preoccupata.. Lucy riprende: “Se scopre la verità sul mio conto.. sono perduta: suo padre è molto potente e la sua famiglia è numerosa come una colonia di formiche”.

Egli si scosta.. le dà un buffetto sulla guancia e continua: “Sii molto naturale e non succederà nulla di quanto temi: non sospetterà mai di te. Non sono un ragazzino.. dopo di che.. ci incontreremo più sovente di quanto tu possa immaginare”.. e così dicendo le bacia la fronte e.. va via nella notte.

 

 

 
 
 

R E P O R T * * * * * * * * *

Post n°307 pubblicato il 13 Settembre 2009 da no_body3

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Guardai quel poveraccio. I suoi indumenti.. laceri e coperti di polvere.. coprivano a malapena un’armatura metallica piena di ammaccature. Forse la cosa più normale sarebbe stata vedere nei suoi occhi paura o dolore.. ma entrambi i sentimenti non albergavano nel suo sguardo. Al contrario vedevo solo stanchezza che fa cadere nell’inifferenza e rende pronti ad accogliere l’Angelo della Morte non con paura.. ma con sollievo.

   “Cosa sta dicendo?”.. chiese impazienteYusuf ibn Ayyub

   L’interprete si girò verso il Sultano reprimendo a fatica il buon umore.. “Dice che non hanno una sola goccia d’acqua. Sembra che siano in queste condizioni da ieri a mezzogiorno. Ormai saranno così disperati da essere disposti a rischiare la vita per raggiungere il lago…. naturalmente.. sayyid.. non ci possono riuscire”

   “Chiedigli se sono disposti ad accettare la resa” disse Yusuf ibn Ayyub senza distogliere lo sguardo dal prigioniero.

   L’interprete parò a lungo.. e le sue parole furono seguite dalla lenta risposta del cristiano. “Sayyid” riferì il traduttore stupito.. “sostiene che forse alcuni potrebbero arrendersi se si rendessero conto che non ci sono possibilità di vincere o di salvarsi la vita. Tuttavia insiste nel dire che una parte delle truppe non si arrenderebbe mai”.

   Le folte sopracciglia del Sultano si sollevarono in una smorfia di sorpresa e sconcerto.

   “Sembra.. sayyid.. che si tratti di uomini santi.. che hanno giurato di non arrendersi neanche di fronte a forze nemiche molto superiori. Appartengono a due ordini diversi. Uno è quello dei templari…”

   “Sì.. lo conosco” lo interruppe Yusuf ibn Ayyub.. “sono quei soldati pazzi che girano vestiti di bianco con ua grande croce sul petto. hanno eretto una chiesa vicino alla moschea di Omar ad Al-Quds.. una chiesa che abbatteremo non appena avremo riconquistato la città. Chi sono gli altri?”

   “Li chiamano ospedalieri.. sayyid” rispose subito l’interprete.. “in tempo di pace accudiscono gli ammalati il luoghi appositamente preparati.. chiamati ospedali. In tempo di guerra.. invece.. combattono con lo stesso ardore dei templari. Neppure loro.. gli ospedalieri.. si arrenderanno”.

   Il Sultano sembrò riflettere un istante su quelle parole.. poi con la mano si accarezzò la barba continuando a fissare il prigioniero. “Chiedigli se è nobile o ricco.. se può contare sull’appoggio di qualcuno che paghi un riscatto per la sua liberazione” ordinò infine.

   Per qualche istante.. l’interprete e il cristiano discussero e.. pur non conoscendo quella lingua.. sembrava che non potesse contare su qualcuno in grado di alimentare la speranza di essere liberato in breve tempo. “Sayyid” disse alla fine l’interprete “è un uomo povero. Coltivava un piccolo campo nella terra dei franj.. ma lo ha venduto per acquistare il cavallo e l’armatura per venire in guerra. Aveva un fratello.. che è morto però alcuni anni fa in una battaglia contro di noi. Temo.. sayyid.. che l’unico guadagno che si possa ottenere da lui sia la sua vendita come schiavo”.

   Il Sultano osservò per un istante quel derelitto inginocchiato davanti a lui.. “Dategli dell’acqua” ordinò.

   Uno dei soldati gli passò un otre.. sul quale il cristiano si gettò come se fosse questionedi vita o di morte. Bevve avidamente finché l’acqua non iniziò a colare lungo il mento e la gola. Bevve come mai s’era visto qualcuno bere. Come se a ogni sorso entrasse il lui una benedizione divina.

   Alla fine.. quasi soffocato.. ma senza lasciare il recipiente ormai vuoto.. il prigioniero lo staccò dalla bocca e respirò a fondo. Lo fece una.. due.. tre.. quattro volte. Non arrivò alla quinta. Sul suo collo si era abbattuta la lama della scimitarra di Yusuf ibn Ayyub.. staccando di netto la testa coperta di polvere dall’esausto corpo.

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O L Y M P I AS * * *

Post n°306 pubblicato il 12 Settembre 2009 da no_body3

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“E’ bene che i giovani si indignino per la mancanza di virtù degli anziani”.

   Aristotele sorrise.. “Ma così siamo tornati a parlare della differenza tra le cose come sono e le cose e le persone come dovrebbero essere”.

   “Non credi dunque che gli elleni.. che si vendono e si sbranano tra di loro.. abbiano perso il diritto a partecipare alla riorganizzazione del mondo? O forse ritieni che da questo caos ellenico potrebbe sorgere un’ ecumene-cosmo?”

   Aristotele agitò la mano destra come se volesse scacciare una mosca.. “Chi parla di diritto? Partecipare alla riorganizzazione.. e su mandato di chi? In base a quale progetto? Con quale obiettivo? L’unità nella molteplicità o uniformità e servitù? Ma siamo andati  troppo oltre.. giovane amico… stiamo parlando della fine.. degli obiettivi e del significato.. prima ancora di aver discusso degli inizi e delle basi. Ricordati di quel che si narra del re macedone Archelaos quando.. durante un banchetto.. uno dei suoi compagni di battaglia gli domandò un bicchiere d’oro”.

   Lukestas scrollò le spalle.. “Non conosco questa storia”

   “Archelaos morì quarant’anni prima che Filippo prendesse il potere. Forse in Macedonia la storia è stata dimenticata.. ma nell’Ellade è conosciuta. Archelaos diede il bicchiere a un servo.. ordinandogli di donarlo a Euripide. Quando il soldato lo guardò sbalordito.. il re gli disse: “Certo.. tu hai il diritto di chiedermelo.. ma Euripide ha il diritto di riceverlo.. anche se non me l’ha chiesto”.

   Lukestas rimase qualche istante in silenzio. Poi con un sospiro un po’ impaziente.. disse: “So quel che Filippo ha fatto.. ma non so nulla sull’uomo Filippo”.

   Aristotele aggrottò la fronte.. “Che cosa ti devo dire? Vuoi conoscere qualche storiella come quella su Archelaos? Oppure ti devo dire che Filippo era un mio amico e Alessandro.. invece.. un mio allievo? Devo parlarti delle sue gozzoviglie o delle sue mille donne?”

   “Sette.. non mille”.. Lukestas sogghignò.

   “Le sette che ha sposato.. più altre settemila”

   “Com’era Olympias? Cioè… com’è?”

   Aristotetele fece l’occhiolino.. “Olympias? Che femmina! Che strega! Afrodite ed Erinni in una persona sola: tutto il fascino.. la passione.. la rabbia e l’ambizione del potere”.. si scharì la voce.. “il più grande successo di Filippo.. credo. Molti sono riusciti a conquistare e a distruggere imperi… ma ammansire per vent’anni una donna come OlympiaS? Creerà ancora problemi.. negli anni a venire”.

   “Raccontami di Filippo!”

   “Ah.. ci sono molte storie. Alcune si raccontano di quasi tutti i re. Per  esempio.. questa.. quando un barbitonsore gli chiese come dovesse tagliargli la barba.. Filippo rispose: “In silenzio”. Forse non lo ha mai detto.. forse l’ha detto ripetendo intenzionalmente le parole di qualcun altro.. ma sarebbe stato degno di lui… Di lui.. della sua lingua tagliente.. delle sue battute”.

   Lukestas sorrise e prese in mano il bicchiere.

 

 

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S H A Y K H _ * _ * _ *

Post n°303 pubblicato il 09 Settembre 2009 da no_body3

 

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Giunto all’abitazione dello  Shaykh.. spinge la

porta.. che si apre senza resistenza. Entra e

la richiude alle sue spalle: si ritrova nel cortile

 senza portici né tettoie. Vede la palma.. le

cui fronde sembrano ramificare nell’infinito sino

a sfiorare le stelle ancora scintillanti.

Alish pensa che quello sia proprio il

luogo adatto per nascondersi. Immersa

nell’oscurità.. la stanza dello Shaykh rimane

 aperta notte e giorno.. si avvicina lentamente

 e ode un mormorio: l’unica parola che riesce

a distinguere è il nome di Allah.

Lo Shaykh continua le proprie orazioni come

se non si fosse reso conto della sua presenza..

o non avesse voluto accorgersi. Alish si

accomoda nell’angolo destro della stanza.. vicino

 ai libri.. si stende sulla stuoia senza spogliarsi..

 con le scarpe.. poi allunga le gambe e..

completamente sfinito.. abbandonando il capo

all’indietro.. la sua testa ronza come un’arnia..

ma che cosa fare?    Nell’atmosfera

tranquilla della notte.. all’improvviso

risuona il richiamo alla preghiera… allora

si alza.. contento di liberarsi  da un sonno

doloroso e si affaccia alla finestra ad osservare

l’alba azzurrina e il sorriso del levante.. poi si

frega le mani perché adora l’albore: per la

dolcezza.. l’azzurro.. il sorriso e la gioia

dimenticata. Ed ecco ancora una volta l’alba.

Lo Shaykh si alza e.. senza prestargli alcuna

 attenzione.. accende la lampada. Poi

stende la stuoia.. vi ci s’inginocchia e

infine.. rivolto ad Alish.. chiede:

“Non reciti la preghiera dell’alba?.. Chi sei?

Com’è accaduto che tu sia capitato tra noi?”..

risponde che è Alish Muhayd.. il figlio del

vecchio Muhayd suo antico discepolo.. e gli

 ricorda la palma.. il dum e i felici giorni  passati.

 Lo Shaykh gli chiede la carta d’identità:

al che.. Alish resta stupefatto e replica

dicendo che un adepto non ha affatto

 bisogno di mostrare i documenti e che la

dottrina non pone alcuna distinzione

tra innocenti e peccatori.

Lo Shaykh lo rassicura: il documento

gli serve solamente per verificare la

 sua appartenenza ai peccatori..

perché egli odia gli innocenti.

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N e c e s s e _ E s t . . . !

Post n°302 pubblicato il 05 Settembre 2009 da no_body3

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Da tutte le parti arrivano segnali d’allarme

sull’insostenibilità del mondo attuale

di produrre e consumare.

Noi abbiamo il potere di cambiare..

cambiando il nostro livello di sensibilità..

il livello di coscienza.. e modificando

concretamente le pratiche di vita.

E’ vero.. abbiamo reso l’aria insalubre..

i fiumi e i mari moribondi.. le terre inquinate..

ma dobbiamo ricordarci che la Natura

si fa governare se ne comprendiamo le

leggi e se la rispettiamo.. altrimenti.. si

darà una scrollatina e.. in un attimo.. si libererà

di noi… e ricomincieremo tutto daccapo.

Ce la faremo ad aprire gli occhi e il cuore

per tempo per contribuire alla riuscita

dell’esperimento d’Amore

di cui la Madre Terra è testimone ?

Ce la possiamo fare…

una nuova coscienza e nuove sensibilità

 si stanno sviluppando.. ma

bisogna fare le scelte giuste..

adesso !

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E M B R Y O ° ° °

Post n°301 pubblicato il 03 Settembre 2009 da no_body3

 

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L' uomo vive su molti pianeti prima di raggiungere questo...

Miriadi di mondi fluttuano nello spazio dove l'anima.. in uno

stato rudimentale.. compie il suo pellegrinaggio prima di

giungere al grande e luminoso pianeta chiamato Terra.. il

cui glorioso compito è di conferire '' l'autocoscienza ''... Solo

a questo punto l'essere diviene uomo... In ogni altro stadio

del suo lungo e faticoso viaggio è solo un essere embrionale..

una forma materiale fugace e provvisoria.... una creatura in

cui una parte.. ma solo una parte.. della sua alta anima che

vi è imprigionata risplende... una forma con funzioni semplici..

che sempre vive.. muore e conduce un'esistenza spirituale

vagabonda.. rudimentale anch'essa come la forma materiale

da cui emerge... una farfalla che scaturisce dalla crisalide..

ma sempre.. via via che avanza.. per affrontare nuove nascite..

nuove morti.. nuove incarnazioni.. e subito dopo morire e vivere

ancora.. avanzando a fatica.. correndo sul vertiginoso.. pauroso..

penoso e rude sentiero finché si sveglia ancora una volta per

vivere ancora in una forma materiale.. un briciolo di polvere..

una creatura di carne e ossa.. ma.. adesso.. un ° U O M O ° °

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M E T A P H Y S I C S * * *

Post n°300 pubblicato il 30 Agosto 2009 da no_body3

 

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L’uomo..

l’uomo fisico.. conta così poco che nulla

può dimostrargli la propria esistenza e

quella della natura.

Forse ciò che consideriamo come l’universo

e i vari esseri che sembrano comporlo.. non

hanno nulla di reale e sono solo il prodotto

della continua illusione   m a y a  -  dei

nostri sensi.

 

 

 

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C h i l d . _ . A b u s e _ . _

Post n°299 pubblicato il 27 Agosto 2009 da no_body3

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Mentre aspettava il ritorno di Marco senza staccare un attimo gli occhi dalla porta.. Maria si abbracciò il ventre con le braccia adipose e sospirò profondamente.Anche quel giorno era riuscita a mandare suo figlio a scuola ma solo il Padreterno sapeva in che condizioni sarebbe tornato a casa! All’inizio Marco le raccontava per filo e per segno tutto quello che succedeva.. sia le cose positive che quelle negative.. ma con tempo era sprofondato nel più assoluto silenzio. Quello che suo figlio non esprimeva a parole.. Maria lo percepiva comunque dai suoi occhi turbati.. dalle sdruciture e dai bottoni strappati dalla sua divisa scolastica.. o dai lividi sulle braccia. Mentre lo ascoltava.. le sue preoccupazioni aumentavano. Il pensiero che qualcuno – bambibo o adulto non faceva differenza – potesse far del male a suo figlio la terrorizzava. Suo padre non aveva mai alzato un dito su di lui. Soltanto Maria.. solo lei gli aveva dato qualche schiaffo.. e di tanto in tanto anche qualche pizzicotto.. ma era una cosa diversa. Per la verità.. da quando aveva scoperto che qualcun altro lo picchiava.. aveva rinunciato anche a questi minimi interventi correttivi. L’idea che altri bambini riempissero di botte suo figlio.. le faceva ribollire il sangue nelle vene. All’inizio pensò che fossero banali zuffe tra coetanei.. ma passarono settimane e poi mesi senza che ci fosse alcun miglioramento. Ciò che faceva infuriare Maria non era tanto il fatto che suo figlio venisse picchiato dagli altri bambini.. ma vedere che accettava quei maltrattamenti con sempre maggiore indifferenza.

   Marco non era né più grasso né più brutto degli altri bambini.. quindi perché non riusciva a tener testa ai prepotenti ?  Disperata.. lanciò uno sguardo al proprio ventre ormai piuttosto voluminoso. La risposta la conosceva fin troppo bene.. ce l’aveva proprio sotto gli occhi: il motivo era Mimmo. Tale padre tale figlio.. si dice. Marco era incredibilmente docile e remissivo.. proprio come suo padre. Non aveva preso nulla della splendida corporatura di sua madre: era minuto.. basso e magro. Per anni lo aveva nutrito a forza cinque volte al giorno.. dandogli anche un uovo alla coque tutte le mattine.. ma era stato tutto inutile. Non solo non aveva preso peso e non era diventato più alto.. ma continuava a sembrare più piccolo di almeno due anni rispetto ai coetanei. Per la verità.. Marco era sempre stato piccolo.. ma la sua corporatura era diminuita a vista d’occhio da quando.. all’inizio della scuola elementare.. era diventato lo zimbello dei coetanei.

 

 

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C R I S O G O N A . ° . ° . °

Post n°298 pubblicato il 25 Agosto 2009 da no_body3

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Sally si alzò e andò a baciare Leonheat in fronte.

"Grazie" disse.

"Per quello che mi hai detto l'altra notte.. che sono carina"

"E' la verità" Leonheat le afferrò una mano "Sally.. tu sei bella"

Lei arrossì e cercò di sottrarsi.. ma la stretta dell'uomo era ferma.. e si allungo a toccarle le labbra.

"Forse un angelo ti ha baciato quando eri bambina"

"Gli angeli baciano?"

"Certo.. Sally.. baciano Dio di continuo e si baciano tra loro".. il suo sorriso si allargò "e baciano i cuccioli dell'uomo".

"Ho sempre provato vergogna per le mie labbra..."

"Sally Mannox.. non vergognarti mai di te stessa. Ti chiamerò Crisogona.. che in greco vuol dire ° bocca d'oro°.. "

"Aduli ogni donna che incontri ? "

"Sally.. tutte le donne sono belle. Spesso accade che gli angeli si innamorino delle figlie degli uomini "

"Mi stai prendendo in giro" protestò.. "sei un bugiardo"

Posò un dito sulle labbra di Sally "Ho giurato di non desiderare nella mente e nella carne.. ma tu sei bella.. Sally Mannox.. e non è un peccato ammirare la gloria di Dio ".

" Resta il fatto che sei sposato ! "

"Ascoltami.. Sally".. la voce gli diventò roca.. gli occhi si mossero come se stesse parlando a qualcuno alle spalle della donna.. "gli angeli in cielo hanno visto ciò che hai fatto.. sei stata messa alla prova e l'hai superata".

"Cosa intendi ? " Sally si scosse dal sogno a occhi aperti.

"Come oro nel fuoco.. come argento nella fornace".

"Leonheat.. ti prego.. non parlare per enigmi"

Una Civetta lanciò un grido tra gli alberi...

"Tenebre factae sunt ".. adesso andiamo a dormire.

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S. & S. __ . __

Post n°297 pubblicato il 23 Agosto 2009 da no_body3

 

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 Jack pratica

sfrenatezza e amore

come la gioventù

ma possiede

l'esperienza

della vecchiaia:

è avventato e prudente...

Jack attua sia

l'ebbrezza che la saggezza:

è saggio e stolto insieme...

la complessità 

apparentemente contraddittoria

di Jack è esaltata..

spinta all'estremo. 

 

 

 

 

 

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A p r a n i t a . _ . _ . _

Post n°296 pubblicato il 16 Agosto 2009 da no_body3

 

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Se non abbiamo preoccupazioni o ansie siamo liberi

di goderci ogni attimo della nostra vita; senza tentare..

semplicemente senza grandi sforzi.. che gioia !

Questo sembra contraddire la nostra usuale modalità

operativa: ce la mettiamo tutta per raggiungere la

felicità.. lottiamo per raggiungere la pace. Forse però

i veri ostacoli che impediscono di raggiungere la felicità

e di promuovere la pace sono proprio i nostri sforzi.. le

nostre lotte.. le nostre attività finalizzate. L'abbiamo

provato tutti: cerchiamo una risposta e poi.. quando

ci rilassiamo completamente.. ecco che la risposta arriva

da sola. Quella è "assenza di scopo". Siamo felici di

respirare.. sorridiamo.. camminiamo in consapevolezza..

ecco che le intuizioni profonde arrivano.. la comprensione

si mostra spontaneamente. L'assenza di scopo è una

pratica meravigliosa.. è così piacevole.. rassenerante.

 

 

 

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F r a u d _ * _ * _ * _

Post n°295 pubblicato il 15 Agosto 2009 da no_body3

 

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http://www.youtube.com/watch?v=b3WiHB7RGO0

 

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Se  stai  cercando

  

di  fare  qualcosa..

 

ti  sentirai  impotente..

 

la  Vita  accade.

 

 

 

 

 

 

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a t _ l a s t _ _ . _ _

Post n°294 pubblicato il 13 Agosto 2009 da no_body3

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.. alla fine..

si percepisce un retrogusto

raffinato ed elegante.. in bocca

permane un sapore

generoso.. amabile.. vellutato

come dev'essere un gran bordeaux

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O V E R C O M E _ _ _ . _ _ _

Post n°293 pubblicato il 12 Agosto 2009 da no_body3

 

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Un uomo non impara niente

se vince sempre..

ha molto più da guadagnare

ed imparare dalla sconfitta..

basta che non diventi un'abitudine...

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M o o n * K i s s

Post n°292 pubblicato il 11 Agosto 2009 da no_body3

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Eppure v’era un rituale al quale la donna..

 prossima ai sessanta ma con un corpo ancora florido..

si dedicava ogni sera.. all’atto di coricarsi.

Una reminiscenza del tempo in cui il marito

era ancora in vita. Puntualmente.. offrendogli

la schiena.. si sfilava le mutande e

restava nuda.. senza vergogna.. a lato

del suo giaciglio.. che era tra il vecchio

letto matrimoniale e lo specchio.

Rimaneva a contemplarsi per alcuni istanti..

prima di lasciare scorrere sui fianchi prosperosi

la camicia da notte.

Ed egli.. informato dell’operazione.. sapeva

anche che doveva tenere gli occhi chiusi..

i tempi erano bigotti e non gli era

concesso di guardare. Spesso preferiva

rigirarsi di spalle.. per non cedere alla

tentazione. Ma quella sera sentiva il desiderio

più che mai acceso.. avrebbe dato una sbirciatina.

 Dischiuse leggermente le palpebre..

in attesa del rituale. Quando la donna si svestì..

accanto a lui.. rimanendo scoperta come

al solito nella penombra della stanza..

il suo sguardo indugiò su quelle forme

d’incanto... Carnose.. abbondanti.. femminili.

Un fondoschiena procace. Poi sopravvenne

un richiamo. Chiuse gli occhi.. con rammarico..

ma la magia era fatta. Stava fantasticando

che quella bellezza si sarebbe disvelata senza

schermi e.. sarebbe stato baciato dalla Luna.

 

 

 

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C*l*a*i*r*v*o*y*a*n*t***

Post n°291 pubblicato il 06 Agosto 2009 da no_body3

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Se voglio veramente un caffè esco e mi infilo nel primo bar per farmi servire a un tavolino. Far  finta di osservare gli avventori del primo mattino.. sbirciare il giornale. Entrai nel bar della piazza dello sconosciuto paese.. accanto a me seduti in molti tra cui una giovane donna. Lei mi guardò negli occhi. Io non  guardo le donne.. ci poso  gli occhi sopra.. li  poso inconsapevolmente e.. la musica  mi avvolge. Sento che a volte il velluto delle iridi delle femmine mi attraversano la pelle. È una sensazione che fa bene al muscolo dell’identità. Sono un uomo.. le donne immaginano.. esisto. Ma subito il  loro sguardo si ritrae. Lei continuava a guardarmi dritto. Io provai a distogliere lo sguardo.. ad accarezzarmi le punte dei piedi con la vista e ad incespicare nel mento del vicino di tavolino. Ma mi sentii incatenato al suo guardare.. tutto era fermo.. nessuno danzava.. se non lei.. la musica che proveniva era una nenia dolcissima.. di quell’infanzia che ci portiamo nel cuore in forma di fiore. Lei mi guardava.. e io.. in quel pulviscolo di secondo che ti cambia la vita.. la guardai. Cosa vide l’uomo che aveva guardato troppo?.. mi chiesi. Non sapevo che  avrei avuto la risposta. Vidi una donna che aveva incatenato il mio guardare. Mi tese il braccio:

“Crede che finirà il caffè entro un ora o le servirà tutta la mattinata?” .. sorrise tintinnando “sa.. la vita è molto  breve per  passarla a braccetto con un caffè”.. aggiunse.

 “Sono straniero”.. dissi e mi sentii ridicolo.

“Lo immaginavo.. non  che  lo sembri a prima vista.. ma si nota dal suo sguardo. Gli italiani non guardano così le donne”.

“Mi scusi.. non volevo importunarla.. ma è che.. ho sentito una musica e sono rimasto incatenato e.. tutto il resto aveva incominciato a non avere importanza”.

“Non mi ha importunata. E’ molto bello essere guardata così..”

“Così come.. scusi ?”

“Così.. ecco.. lei non sveste con lo sguardo.. ma neanche giudica o osserva. Lei si posa. Ha uno sguardo di farfalla”.

Meraviglioso quando le donne ti leggono nel pensiero. Non che a me capiti normalmente..anzi.. tutto il contrario. Ma so che esistono.. questa sconosciuta.. poi. Il mio guardare si posò senza volerlo sul seno. È una parte del femminile che sempre invidio.. la rotondità.. la morbidezza.. quella fragranza femminile pronta per essere spremuta.

“Venga con me.. le va ?”

Ho letto molti romanzi da ragazzo. So dalle storie che esistono queste situazioni inframondo.. in cui una donna ti dice: Vuoi venire con me? A me non era mai capitato. È come sapere che sì.. da qualche parte nello spazio ci saranno altre forme di vita.. però se incontri un extraterrestre.. beh.. è un’altra storia. Tacqui e la seguii.

Mi ritrovai improvvisamente in una stanza di un monolocale di un paese con la finestra sulla strada statale. Fuori voci del mattino. Vidi una tenda azzurra.. così non ero mai entrato a casa di nessuno. Ora ero dentro. Ero dentro in tutti i sensi. Io ero già nudo. Quando mi ero spogliato.. quando lei aveva cominciato a spogliarsi.. non lo so. Non ricordo.

Vidi il seno.. due cupole e un ventre che era quello che forse.. se fossi il tipo che sogna le donne.. potevo aver sognato. Aveva ancora la gonna.

“Vieni”.. sentii la mia voce.. un eco lontana. Lei si tolse la gonna.

Così conobbi il piacere.. come due serpenti che si accoppiano..  Chi era lei? Una sconosciuta che non mi aveva lasciato finire il caffè.. l’indovina che aveva letto il mio sguardo e che mi ha aperto la via del piacere.. e fatto chiudere il cerchio magico.

 

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