LADY DARK

Lettera ad un misterioso ElderGothic del Capricorno che ha vissuto il periodo Goth negli anni Ottanta


Mantova, martedì 10 febbraio 2009Ciao, intanto come và? Qua, nella mia città, è una giornata variabile…. Stò leggendo il saggio (libro più che altro) di Nancy Kilpatrick che ho comprato alla fine di gennaio perché me l’aveva consigliato un altro saggista, di Imperia, che ha scritto “IL DARK: Guida alla Musica Oscura”. Leggendo il libro di Nancy, a proposito delle sottoclassi, mi sono ritrovata nei Elder Goth. La mia frase preferita che spesso mi capita di dire? Era meglio negli anni Ottanta!!! Cosa verissima in tutti i sensi!. Il mio primo impatto con la musica dark, nei primi anni Ottanta, é stata casuale quando, cioé, per caso, su una radio privata della provincia di Mantova, facevano sentire gli album dei Bauhaus.... Credo di essere stata abbagliata da queste sonorità poi, in quegli anni, per radio, si sentiva molta musica new-wave ma anche dark e, una domenica, un po' per caso un po' per gioco, ho scelto, sul jukebox del bar vicino alla chiesa parrocchiale, una canzone che non conoscevo che mi affascinava. L'ascolto e capisco che si tratta di quella sonorità che ti sà coinvolgere totalmente. Passano le settimane e mi accorgo di quando io stia cambiando psichicamente. Stavo solo valutando un'altra parte di me stessa scoprendo che, dentro di me, c'era un'anima dark che doveva fuoriuscire. Ho iniziato a vestirmi di nero, a truccarmi come i dark poi, quando ti accorgi che, la morte ti stava aspettando dietro la porta, ho rimesso il dark psichico che era dentro di me e ho ripreso a vivere cercando di essere ottimista. Gli anni sono passati e, quelle sonorità, fanno parte del mio essere. Non mi trucco più come i dark ma, in compenso, ascolto spesso tutto ciò che oscuro... Ho iniziato ad amare la musica dark da "The Caterpillar" dei Cure soprattutto dall’estate 1986 quando, su Radio Stereo Due, durante una trasmissione pomeridiana, si parlava e s’ascoltavano i Cure così, la passione per questa band capitanata da Robert Smith, è salita portandomi ad ascoltare tutto ciò che può essere miscelato di dark - new-wave - gothic e devo dire che stò bene interiormente. Ho ritrovato quell'ottimismo che mi sembrava aver perso ma, l'anima dark, é sempre dentro di me e non se ne andrà perché é qualcosa che fà già parte di me anche se ascolto, oltre a quelle sonorità, qualcosa di diverso pur sempre restando nel campo della buona musica che riesce a rilassarti. Come scrive Ivano Galletta in un suo libro, in questi tempi si é dark interiormente senza vestirsi (e truccarsi) di nero. Io sono così. In qualsiasi posto entro, mi sento una regina …figuriamoci quando entrerò alla festa di carnevale conciata da dark… Sono capace di persuaderti in tutti i modi e, le occasioni, le prendo sempre al volo grazie alla mia sensualità che mi danno una carica insuperabile. Sai? E’ come sentirsi il mondo in tasca! Una richiesta che vuole essere una domanda… Che ne diresti d’essere mia amica/o? Fammi sapere. Lady Scarlet ELDER GOTH: Gli originali. Terza generazione. Sono i goth che hanno superato i quaranta, che bazzicano già la scena alla metà dei Settanta quando il goth si distinse per la prima volta dal caotico acquitrino del punk avventurandosi per conto proprio nelle tenebre. Parte delle persone intervistate da Nancy Kilpatrick, quella che ha iniziato a essere goth vent’anni fa, si definisce Elder goth. Stilisticamente sono caratterizzati da abiti in pelle o strappati, borchie e cotonature anni Ottanta. (Nancy Kilpatrick – dal saggio “LA BIBBIA GOTICA”).