Papavero rosso

Ceralacca


    
Ceralacca Scalfisce il voltocon sigilli di ceralaccanell’elegante trucco.L’ho vista eclissare l’acuto dolorein singhiozzi  di tappezzati sorrisie chiamare dietro parole mozzateche sanno sedersi su sediadi rassegnata inadeguatezza,fino a far salire la sua voce fiocarapendo tutti con il canto del cigno*.Candida Proietti 
*... né i cigni cantino per il dolore, ma, poiché, credo, (questi ultimi) sono sacri ad Apollo, sono indovini, e cantano prevedendo i beni (che troveranno) nell’Ade e si rallegrano in quel giorno più che nel tempo precedente. E anch’io penso di essere compagno di servitù dei cigni e (di essere) sacro allo stesso dio e di avere non meno di loro, da parte del (mio) signore, l’arte divinatoria, e di non allontanarmi dalla vita con minor gioia di loro... (da "Il Fedone" di Platone)