BlackDuck

Nuova mail - truffa!


Vita dura per i phisher in Italia. 4 arresti a Milano Dopo la Guardia di Finanza anche la Polizia mette a segno un importante operazione anti-phishing che ha portato all’arresto di 4 persone tutte di nazionalità romena, accusati di essere gli autori della tristemente famosa e-mail inviata da Poste Italiane “BancoPosta premia il suo account con un bonus di fedeltà pari a Euro 25,00.” Per sei mesi un gruppo di truffatori romeni ha inondato di messaggi gli utenti Internet, spedendo mail con un falso indirizzo di Poste Italiane e chiedendo dati anagrafici, codici utenza e password per l'accesso al conto corrente postale, in cambio di un bonus di 250 Euro. In media rispondevano 40 persone al mese (240 circa, quindi, le truffe accertate, ma la polizia ritiene siano molte di più), alle quali venivano sottratti i denari che servivano per caricare le carte prepagate che gli stessi truffatori avevano aperto a proprio nome. In questo modo i quattro giovani romeni hanno rubato dai 50 ai 60mila euro, prima di essere arrestati dagli agenti del commissariato Greco Turro di Milano, in collaborazione con gli specialisti della Polizia Postale. In carcere sono finiti Daniel I., 29 anni, Mihai D., di 19, Silviu L., di 18, e una ragazza, Iana P., di 27 anni. Per l'attività di 'phishing' svolta, i quattro devono rispondere di indebito utilizzo di carte di credito, accesso abusivo a sistemi telematici e detenzione abusiva di codici d'accesso. In un appartamento di Cesano Maderno (Milano), in cui gli agenti sono entrati alle 5 del mattino di tre giorni fa trovando i quattro mentre 'chattavano', sono stati sequestrati tre pc con memorizzati fotografie, codici fiscali, fotocopie di documenti e passaporti, oltre a diverse carte prepagate, telefoni cellulari, un libretto d'assegni. Quando i 'pesci' abboccavano e davano i propri dati, attirati dal premio di 250 euro, i romeni inviavano i codici di accesso ad alcuni complici in Romania che caricavano le carte prepagate. Le prime denunce sono arrivate dagli istituti di credito, che hanno avvisato i clienti di un' anormale movimentazione dei loro conti. Questi si sono rivolti alla polizia che ha avviato le indagini. Gli agenti hanno scoperto che i quattro alcuni mesi fa avevano acquistato le carte (di solito per importi iniziali modesti), che altre carte erano state 'accese' da altri cittadini romeni (che per il servigio ai ladri venivano ricompensati con poche decine di euro), e che le carte venivano periodicamente arricchite e svuotate o per prelievi diretti attraverso i distributori automatici oppure per acquisti di un certo valore. [Tratto da Ansa – articolo del 19 ottobre 2007] Ulteriori informazioni: Polizia di Stato.it Fonte: Anti-Phishing Italia – www.anti-phishing.it