Oltre La Notte

Il serpaio


Ieri ho iniziato la palestra. Non è andata male, tutto sommato, malgrado la mia cronica timidezza e la mia imbranataggine totale. Ho faticato un pò, ma dopo mi sentivo meglio. Lunedì inizierà il corso principianti ed io, naturalmente, ci sarò.Per il resto, calma piatta. Ho sentito una mia amica, alle prese con un capo mummificato od in via di mummificazione, e con passaggi interni che, proprio a causa del mummificato, non la interesseranno. Ci si lamenta che l'Italia vada come vada ma non si capisce che il "problema", qualunque nome ad esso si dia, è inestricabilmente legato alle radici della nostra storia e della nostra società.Non sono i migliori che vanno avanti, non è quasi mai stato così. Quasi sempre sono i furbi, i "figli di" ad avere le maggiori e migliori opportunità. A trovarsi nelle stanze dei bottoni. Storia antica. Non si può combattere contro i mulini a vento. Pur non demordendo, bisogna accettare che la realtà è questa. I "dovrebbe essere" non contano, di fronte all'evidenza.E così anche da me il concorso interno, appena bandito, ha già i suoi vincitori. I nomi corrono a mezza (mica tanto) bocca lungo i corridoi. I diretti interessati, almeno quelli più prossimi al vertice, lo sanno benissimo. Eppure è tutta una girandola di sorrisini e complimenti tra persone che, invece, vorrebbero solo strangolarsi vicendevolmente.E' incredibile, il posto di lavoro. Si direbbe una sorta di "aiola che ci fa tutti feroci" di dantesca memoria. Un girone infernale di mezze figure che cercano affannosamente di galleggiare.Farò come fanno tutti i maghi, anche quelli di quart'ordine: scriverò il nome dei "miei" candidati al primo premio su un foglietto. Lo farò datare e controfirmare e lo depositerò nella cassaforte dell'ufficio. Scommettiamo che c'indovino?