Oltre La Notte

Degli déi e degli eroi


Come tutti i giorni, mi sono messa a "sfogliare" le notizie on-line. Tenersi aggiornati, pur con la desolazione dei tempi che corrono, non è una pessima idea. Bisogna tenere i contatti con il mondo senza farci "invadere" dal mondo, però.Dunque oggi trovo due notizie, non le solite di cronoca-morte-orrori vari, ma due ricordi. I ricordi di due personaggi che, a modo loro, hanno fatto la storia di questi tempi tormentati. Michael Jackson e Vittorio Gassman. Uno l'eterno Peter Pan, l'altro un impareggiabile istrione afflitto, specie negli ultimi anni di vita, da una pesante depressione. Ma quale artista che si rispetti, del resto, non ha tratto proprio dalla "bestia nera" la grandezza che lo caratterizza?E' un anno che Michael Jackson ha lasciato orfani i suoi fan, non per sua volontà. Sono dieci anni, invece, che Gassman ha lasciato un vuoto nel teatro e nel cinema italiani. Due icone, Jackson e Gassman, dei loro tempi. Del loro "mestiere".Di Jacko (come viene chiamato dai suoi aficionados) si sparla ancora sulle accuse di omicidio mosse al suo medico personale, dei suoi figli, della paternità dei suoi figli, di quel padre così duro e spietato dall'essere considerato la causa delle nevrosi di questo eterno ragazzino.Di Gassman si parla un pò meno, forse perchè sono passati dieci anni, forse perchè era italiano, forse perchè non ci sono molti misteri, dietro la sua morte. Io lo ricordo nei film in bianco e nero di un'Italia che non c'è più, in quel capolavoro che resta "L'audace colpo dei soliti ignoti", per esempio. Un uomo fisicamente "ingombrante", Gassman, bello e bravo allo stesso tempo. Qualcuno, forse, non glielo perdona o non glielo ha perdonato, dando al termine "istrione" (rispettabile in sé e per sé) un significato negativo.Per Gassman e per Jacko, nelle rispettive patrie, ci saranno manifestazioni commemorative. Si rimpiange di non aver amato abbastanza quando erano in vita, forse, gli idoli che lo spettacolo ha creati ed allora la macchina "infernale" dello show biz e dei lustrini imbandisce ghiotte mense per palati più e meno fini. Parenti piangenti e tardivamente nostalgici, come nel caso di Jacko. Film e ricordi corali, nel caso di Gassman.Un tempo lontano sarebbero assurti, entrambi, alla dimora degli déi. Avrebbero eternamente banchettato ad ambrosia, avrebbero avuto statue di marmo e di bronzo ed offerte votive dai mortali. Ma non è più tempo di déi e di eroi. E, forse, non è nemmeno più tempo di Uomini, con la "U" maiuscola.