Oltre La Notte

Ustica, 27 giugno 1980, ore 21.59


Ieri era il trentesimo anniversario della strage di Ustica. Sebbene siano passati tanti, troppi, anni, io ricordo ancora quel 27 giugno 1980. Avevo l'età per ricordare, in fondo, ed il 1980 è stato un anno da ricordare. Con tristezza, visto che, oltre al disastro di Ustica ci fu, in agosto, quello della stazione di  Bologna. Un rosario di dolore e di segreti. Di silenzi, di cose non dette, di colpevoli non puniti. Di tante, troppe cose insabbiate senza rispetto per chi vorrebbe soltanto sapere perchè i suoi cari sono morti in modo così atroce.Il giudice Rosario Priore, nella sentenza del 1999, ha scritto testualmente che l'aereo, il DC9 dell'Itavia, fu abbattuto "con un'azione di guerra militare, una guerra di fatto, non dichiarata". Da chi, però, ancora non riesce a venir fuori. Malgrado trent'anni. Sempre più mi vien da pensare ad un tragico, enorme, errore. Uno sbaglio orribile. C'erano molti velivoli, quella sera, che attorniavano il DC9 caduto. E sempre più si fa largo l'ipotesi che siano stati i francesi ad abbattere, per un tragico, enorme, errore, il velivolo civile.C'è un sito, creato da due giornalisti, Fabrizio Colarieti e Daniele Biacchessi, che raccoglie i documenti disponibili sul caso Ustica, www.stragi80.it. Ci sono ben 500.000 pagine di documenti ufficiali, sul sito, comprese le registrazioni radar e radio degli ultimi momenti del DC9. E' uno dei modi per non dimenticare quegli 81 morti innocenti e senza un perchè. Senza ancora un colpevole.Il relitto dell'aereo è stato ricostruito all'interno del museo della memoria di Ustica, a Bologna. A guardare le foto vengono i brividi: in alcune parti della lamiera martoriata si vedono, chiari, i segni di proiettili. Si, proprio così, proiettili. E si capisce, pure se si è profani, che non hanno alcun fondamento le storie che ci hanno propinato sul "cedimento strutturale", sulla "bomba a bordo" e via elencando, in un'apoteosi di idiozie volte a nascondere, insabbiare, negare la verità: il DC9 è finito nel bel mezzo di una vera e propria guerra dei cieli, dove aerei militari stavano tentando di abbattere un altro aereo, quello dove, con tutta probabilità, viaggiava l'immarcescibile Gheddafi. E quegli aerei, quei velivoli militari responsabili di uno sbaglio così terribile, orribile, costato la vita di 81 persone innocenti, forse erano francesi, come sempre più insistentemente si dice.Degli 81 morti di quella tragica notte del 27 giugno 1980, sono stati recuperate solo 39 salme. Gli altri li ha tenuti per sé il mare. Per sempre. Negando a chi li aspettava anche una tomba dove poter tornare, di tanto in tanto, a portar fiori, a pregare, parlare. Anche di questo dovranno essere chiamati a rispondere quegli sciagurati che sono stati responsabili di tanto, troppo dolore.