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ITALIA!


GRANDE PARTITA!LE PAROLE DI LIPPI:Quando immaginavo questa partita non l'immaginavo con queste emozioni, siamo andati molto vicini a quelle di Messico '70, ma sul piano tecnico e tattico è andata proprio come pensavo". Il ct spiega quindi quelle che a suo avviso sono state le due chiavi che hanno deciso la sfida. "Qualcunoi di voi - osserva - in questi giorni ha scritto che la partita andava vinta conquistando il possesso palla a centrocampo, aveva ragione. L'importante è stato ottenere la superiorità numerica in mezzo. Sapevo che abbassando la posizione di Totti, Klinsmann non avrebbe mai fatto salire un centrale difensivo a marcarlo e infatti ha dovuto sacrificare un centrocampista, dandoci un vantaggio che ci ha concesso di controllare la partita. Ma in realtà non aveva scelta, perché se optava per un difensore avrebbe lasciato un solo uomo contro Toni". "Rischiare di perdere nel terno al lotto dei rigori sarebbe stato ingiusto - prosegue Lippi - non abbiamo costruito tante palle gol, a parte i due pali nei supplementari, ma abbiamo avuto un netto predominio territoriale". Se la prima mossa per fare sua la finale Lippi l'aveva studiata alla vigilia, quella per piazzare i due gol del ko l'ha maturata invece guardando la gara dalla panchina nei tempi supplementari. "Alla fine il centrocampo era saltato, contavano solo attacco e difesa, si faceva un'azione da una parta e una dall'altra - ricostruisce il ct - In questi casi a decidere è la qualità: chi ne ha di più vince. Per questo ho giocato i supplementari con quattro attaccanti, perché hanno qualità e comunque sarebbero stati importanti in caso di rigori. Quando ho mandato in campo Del Piero ho detto alla panchina: 'Ora fa il gol della vittoria', ho sbagliato, ma non di molto. Certe cose io le capisco e avevo capito da come Ale guardava i compagni riscaldarsi prima dell'inizio quanto ci teneva a giocare questa sfida, certo lui è un'arma in più, ma questa squadra di armi in più ne ha tante". Ora l'Italia va a Berlino e domani notte saprà con chi si giocherà la Coppa del mondo, ma Lippi invita tutti a mantenere la calma. "Chi viene viene - dice - sarebbe sciocco parlare di preferenze per Francia o Portogallo. Abbiamo fatto qualcosa di fantastico vincendo una semifinale contro una squadra gasata che giocava in casa, con il tifo di 60 mila persone a favore, ma non è ancora finita: adesso bisogna cercare di completare l'opera.ARTICOLO PRESO DA REPUBBLICA.IT