Parla con Heidi

Un tuffo in un libro....potenza e magia delle parole


Preoccuparci di quelli che ci biasimano è sciocchezza,lusingarci per quelli che ci lodano è follia,ma soprattutto è imprudenza provocare il giudizio degli ospiti e dei viaggiatori: non si farebbe che creare ingrati, maldicenti, o adulatori, tre genie che è inutile creare, perchè nascono per generazione spontanea.E' nella natura dei viaggiatori dir male del paese dove vanno.Di paesi belli, comodi, senza difetti, non ve ne sono che due a questo mondo: quello dove si nasce, e quello dove più si ama e dove più si è amati. E di essi pure si dice male, quando altri si ostina a dirne bene!Abbiate d'altronde per massima, che, di un paese, di un Governo, di un Prefetto e di un Sindaco sisparla sempre.Dunque? Dunque, agli oristanesi il conforto di vivere nel paese più caro al mondo; ai lettori la rassegnazione per queste pagine interminabili; e a me la speranza di venir perdonato per aver scritto un capitolo assai noioso!Dopo di che, riprendo il filo del mio racconto.Dove son rimasto?... ah ci sono:...La figlia minore di zio Antonio Maria - scorgendo da lontano il campanile e la cupola della cattedrale - esclamò battendo le mani: "Ecco Oristano!"Tratto da "La bella di Cabras" (1887) di Enrico Costa - Capitolo X "Capitolo non obbligatorio nel quale l'autore fa un mondo di chiacchere intorno ad Oristano"