Attratto dal rumore ritmico di remi che fendono l'acqua e lentamente trasportano me e le mie pesanti spogli, mi lascio alle spalle il resto del frastuono della vita che piano svanisce.Fluttuo verso l'isola magnetica composta da un solo fatidico inesorabile silenzio. La quiete fatale sopra me pesa e piano il capo mi fa piegare. L'inevitabile richiamo mi affascina e spaventa. L'avvicinarsi della sponda mi porta l'inquietudine di non poterla più lasciare; di essere inghiottito non più capace di pensare. Ormai solo anima coperta da candida tunica bianca mi accingo ad essere come giudicato senza sapere da chi, senza sapere per cosa.La piccola barca finisce il suo viaggio sulla riva, lasciando me al mio destino e ripartendo con stessa andatura pesante... e anche quel battito cadenzato si allontana lentamente.Fra alti cipressi mi avvio senza bisogno di guida, ne di luce, che sembra seguire il mio cammino mesto fino ad arrivare a destinazione.
L'isola dei morti di Arnold Bocklin - Libera interpretazione di un dipinto
Attratto dal rumore ritmico di remi che fendono l'acqua e lentamente trasportano me e le mie pesanti spogli, mi lascio alle spalle il resto del frastuono della vita che piano svanisce.Fluttuo verso l'isola magnetica composta da un solo fatidico inesorabile silenzio. La quiete fatale sopra me pesa e piano il capo mi fa piegare. L'inevitabile richiamo mi affascina e spaventa. L'avvicinarsi della sponda mi porta l'inquietudine di non poterla più lasciare; di essere inghiottito non più capace di pensare. Ormai solo anima coperta da candida tunica bianca mi accingo ad essere come giudicato senza sapere da chi, senza sapere per cosa.La piccola barca finisce il suo viaggio sulla riva, lasciando me al mio destino e ripartendo con stessa andatura pesante... e anche quel battito cadenzato si allontana lentamente.Fra alti cipressi mi avvio senza bisogno di guida, ne di luce, che sembra seguire il mio cammino mesto fino ad arrivare a destinazione.