Essere e pensiero

Nel possibile, tutto é possibile


Utopia e dialogo interreligioso
 In un periodo di crisi e di passaggio, come quello che stiamo vivendo a livello planetario, in cui oscure appaiono le prospettive ideali e precari gli equilibri
sociali e naturali, credo che un ruolo decisivo possano svolgere la dimensione utopica e il dialogo fra le varie esperienze religiose, che coinvolga dal basso le coscienze dei credenti, in vista di una pacificazione interculturale ed ideologica, premessa indispensabile per nuovi assetti politici ed istituzionali.La dimensione utopica non è quella dell’impossibile, né quella dell’irrazionale. Essa, infatti, prefigurando ciò che potrebbe o dovrebbe essere, il dover essere rispetto all’essere, delinea l’esito “possibile” delle spinte ideali e dei comportamenti concreti, prospettandosi come ciò che è eticamente e praticamente preferibile, anche se di difficile attuazione. Inoltre essa non è il luogo dell’irrazionale o dell’irragionevole, ma lo spazio libero in cui la ragione finita e consapevole dei propri limiti si apre alla fede. Non tutto, infatti, la ragione può giustificare. Anzi, quanto più rigoroso diventa il suo esercizio, tanto più ampio si delinea l’ambito di ciò che ad essa risulta impermeabile, per il semplice fatto che la ragione è una forza finita, mentre infiniti sono i problemi che essa dovrebbe affrontare e soprattutto infinite le implicazioni aperte dal sorgere di sempre nuove questioni. E allora l’ambito della fede, ossigenando la prospettiva razionale, ne allarga gli orizzonti, gettando luce nuova nei territori per essa ancora bui.  
  Nello spazio utopico, dove fede e ragione s’incontrano dialetticamente, nascono e si sviluppano le tensioni ideali ed i movimenti storici che possono modificare, nel corso del tempo, assetti istituzionali consolidati ed ideologie apparentemente immodificabili. Fra questi e queste si possono senz’altro annoverare le istituzioni e le ideologie religiose, all’interno delle quali da sempre è viva la spinta al cambiamento, talmente forte da giungere talvolta  a vere e proprie rotture o profonde divisioni. Il dialogo interreligioso di base, realizzandosi al di fuori dell’ambito istituzionale ed ideologico, può convogliare la spinta al cambiamento, connaturata in ogni movimento ideale, verso esiti propositivi e funzionali alla crescita di tutti gli uomini. Nell’incontro reale fra coscienze credenti, pur appartenenti a confessioni religiose diverse, si sperimenta l’unità nella differenza. Si comprende che, nonostante le differenze ideologiche che nel tempo sono andate irrigidendosi, è possibile trovare un’unità nella fede in valori comuni condivisibili ed eticamente preferibili. Nel cammino comune le differenze non si annullano ma, una volte scoperte e comprese, diventano irrilevanti e non ostacolano il percorso di comunione, nella direzione del risanamento di quelle lacerazioni che hanno ferito e continuano a ferire la storia dell’umanità.  Albert King1923 - 1992chitarrista e cantanteuno dei più grandi esponenti delblues moderno