Parole nel vento

...e ho perso..


Briciole di pietra scricchiolano ai miei passi sù questi sentieri silenziosi costeggiati da ombre di sonnenti mostri stanchi. Subdolo e perverso il gelo entra tra indumenti e pelle,e nuvolette di fiato condensato mi si spandono avanti precedendo il mio cammino. Sono quì,tra i mostri sacri e addormentati di questo Luna Park ,in un carosello di emozioni,ad affondare le mani nelle viscere del passato,per scavarne fuori ciò che appartiene alla mia vita. Voci distanti,perse nell'ovatta di questa notte fatta di raso nero,a farmi ombra tra profumi di caldarroste,frittelle e zuccheri filati,ombra a camminar di sè dentro il suo elemento. Foglie di tempo si staccano e cadono dalle lancette dell'orologio. Nel cuore il grido gitano mi risveglia la mente. Quanto ho amato ogni fiato di questo angolo di mondo,ogni suo bullone,chiodo o vite,ogni luce,colore o suono. E' la mia vita pinzata tra le pieghe di quei teloni,di quelle arcate di ferro,disciolta tra cavallucci,macchinine e giochi,di piste di metallo e ruote innalzate al cielo. E' la mia vita..e l'ho persa. In quanti occhi ho posato i miei,quanti ne ho amati e persi..specchi di anima che strappavano la mia..Anni pagati e persi cadono dalle mie dita mentre le affondo,con rabbia,nelle tasche della vita,e la consapevolezza,che si tramuta in lama affilata,sviscera il corso dei miei pensieri..ed lì che istantanee si fleshano rapide ai miei occhi,in un susseguirsi di pellicola spezzata..un sorriso profumato di antico ed il volto di mia madre appare luminoso e vero. Profumo di mandarini nelle narici,il suo sapore andato,quelle lacrime,stille di dolore amaro,di quegli anni arrivati dopo,e del suo ultimo saluto..crepe di sofferenza sulle labbra aride mentre il suo sguardo diventava una stazione vuota..Ti ho persa quì,in un mondo fatto a strati,dove colori e gioie nascondono la vita di ogni giorno,dove l'esser differente ti rende più simile all'animale che ognuno nasconde dentro. Terra di nessuno..ne siamo figli. Douglas amico mio forte e taciturno,occhi di cielo,e terra nelle tue mani,Roberto scintillante amico che il corso della vita ha ucciso nell'anima,e Flavio perso in un fagotto di tempo andato...e Mudena,Santino,Patrizia,Yaya e Yaio,e Irene fuscello piegato dal vento..In ognuno di voi ho lasciato parte del mio sguardo rubandone del vostro..Nati liberi di sentirsi prigionieri di ciò che è dentro al nostro sangue..e Ferdy..piccolo fragile fratello,ormai fisso nel tempo che non si è inchinato..amavi sorridere ed essere un Dj,e mentre la tua poca vita andava,le note di Freddy Mercury incidevano le orme del tuo passaggio breve ed intenso..Si perde anche quando si vince..Ho stretto tra le mani troppe mani e ho sentito sfuggire la vita tra di esse..letto sofferenza,gioia e ricordi..odio,amore e rimpianti.. rimpianti si..esistono,son veri..chi dice di non averne è solo perchè non vuol ammetterli,e ne ho letti in quegli occhi che si svuotavano,e ne ho avvertito il passaggio sulla mia pelle nell'allontanarli..mani abbandonate sulla vita,stanche e offese..vuote e solitarie..C'è essenza di ogni esistenza vissuta che trasuda tra gli incastri di ogni pezzo di questo mondo di spettacolo,c'è anima,sangue ed amore che ne ricopre la superficie come rugiada notturna e lacrime di cielo,lacrime mai piante per orgoglio..processione di pensieri si insinuano prepotenti nello spazio dei farò..ma ho già perso,questa è la verità..ho perso nelle pieghe delle mie decisioni ciò che era mio,e ho condannato a vivermi una vita che non mi apparteneva. Vorrei svuotarmi l'anima dai ricordi,ma ucciderei un'altra volta chi non c'è già più,ucciderei me stessa perchè ogni mio gesto,pensiero e sogno è figlio del mio vissuto fino a quì.. Gelo sulla pelle e nel cuore,cristalli di stelle che tempestano questa notte incerta..Questo mondo silenzioso non è più mio. C'è un che di tristemente spaventoso tra le ombre del Luna park addormentato..un gigante che si pasce del suo respiro lento..niente scricchiola se non il mio passo,e solo il suono di brezze leggere che sfuggono tra gli scheletri metallici..Lo sciabordio dei ricordi si attenua come un'onda al suo reflusso..ciotoli di rimpianti,rotolano nel cuore per non aver detto "t'amo" al momento giusto,trascinandosi conchiglie di speranze e sogni,inutili,dimenticati nei solchi di questa vita..E' la palestra della mente,che si aggrappa a questo manto tempestato di cristalli freddi,buttati a manciate sul cielo terso e gelido..spine di vita graffiano dentro e mi rendo conto di vivere..e ritornano occhi che mi han spogliato,mani che mi han rubato la pelle,labbra che con dolce veleno mi han saputo uccidere..tornano parole che come miriade di spilli si appuntano al cuore tra stille di sangue..e mani senza anima che lo stringono e torturano..e tornano tempi e spazi dove il mio tutto era il tuo nulla..