Parole nel vento

Pensieri.


mani in tasca ed occhi persi nel panorama di questa stupenda giornata di inizio giugno..incredibile come la natura nel breve arco di pochi giorni si sia risvegliata con colori intensi...sole caldo..nell'aria il leggero profumo di erba..cinguettii di piccoli uccelli riempiono di allegria questo piccolo spazio immerso ne verde..le foglie luccicano come smeraldi mossi appena da una leggera brezza che mi accarezza il viso..mi perdo in questo mare di emozioni...socchiudo leggermente gli occhi e respiro a fondo..dio..se penso ad un'anno fà...tutto era così diverso...io ero diversa...il mondo che mi stava attorno era diverso..il mio pensiero era diverso..ripiegato in un dolore che non riuscivo a controllare...mi rivedo con la mente...risento le sensazioni di allora e le riconosco..si..ma mi sono così...distanti...non riescono più a farmi male...ora è come se io fossi spettatrice di me stessa...mi rivedo piegata...rivivo ogni cosa ma da un'angolazione esterna..la mia lei di ieri...è strano come la vita può cambiarti...come un dolore intenso in alcuni casi riesca a renderti più forte invece di distruggerti...ferita sù ferita...quante volte son caduta...inginocchiata con la fronte a terra...sfinita e fragile...senza più voglia di riprendere la strada...solo voglia di lasciarsi andare...dire basta...urlare "è finita!"...ma una madre non può arrendersi...deve continuare a lottare... ho affondato le mani in cerca di ogni mia più profonda risorsa per ritornare in piedi...per orgoglio non ho più pianto davanti ad un uomo...e ho nascosto le mie lacrime nei pugni chiusi...ho camminato,ho inciampato,son caduta,mi sono risollevata e passo dopo passo,senza sapere dove andavo ho continuato per la mia strada...cercando di non sentire il peso di ciò che mi trascinavo dietro...cercando di non voltarmi più per paura di accorgermi che avrei avuto voglia di tornare indietro...un'anno fà...una vita fà...risento ancora gli echi della mia disperazione e ora ne sorrido...ho abbandonato la mia paura in un giorno di fine settembre...l'ho lasciata dentro quelle lamiere contorte,resto della mia auto...l'ho lasciata in quell'attimo in cui ho sentito la mia vita scivolarmi tra le dita e ho capito che era inutile lottare contro l'inevitabile,semplicemente mi sono abbandonata..senza rabbia..senza paura...in attesa...strano...il mio unico pensiero di quel momento erano tutte le cose in sospeso che altri avrebbero dovuto farsene carico al posto mio...ma in quel momento mi son sentita leggera...ho chiuso gli occhi pronta ad andare verso al nulla...una manciata di istanti in cui son morta...poi il silenzio...per rinascere da quelle lamiere come da un nuovo utero...la vita mi ha dato un'altra chance...quella sera è nata una nuova donna...una donna che non ha più paura del domani..che non ha più paura del dolore...che non ha più rabbia...che ama la carezza del sole e del vento..che ascolta la natura intorno a sè...che ha compreso che il bene ed il male sono solo limitazioni sogettive...che non si legano le persone che si amano ma è amandole che le si lascia libere...che è grata del poco che ha perchè è sempre più di quel che le serve...che non ha catene che la tengano prigioniera ne nè ha per imprigionare...ho toccato il cielo quella sera...l'ho toccato con mani incerte..e ho compreso che vuol dire esistere...ho compreso il rispetto di me stessa..ho superato le limitazioni della paura...e in quel momento ho iniziato a vivere conscia di me stessa...conscia dell'esistenza degli altri...dei loro sentimenti...dei loro spazi delimitati dalle loro paure di lasciarsi andare al corso degli eventi...un'anno fà...pochi mesi fà...ero un'altra donna..incapace di provave ancora dei sentimenti veri...incapace di ridere di pancia...di vibrare...di sentire...di assorbire...di piangere di emozione... avevo paura della solitudine...di quei vuoti pieni di ricordi...mentre ora i ricordi son diventati scale da salire crescendo con un sorriso sulle labbra e la gratitudine per aver avuto in dono un dolore tanto immenso da rendermi così forte...non provo più rancore per chi non ha saputo amarmi...ho compreso che l'amore è un dono che si riceve inatteso..non lo si cerca...non lo si implora...non lo si lega...l'amore rende liberi,siamo noi a mettergli catene... ora piango di gioia perchè ne provo...rido di felicità perchè è reale...ardo di rabbia perchè mi rende viva...e perdono con il cuore perchè è l'unico modo che conosco per continuare ad amare chi non ha avuto la mia stessa fortuna di ricominciare a vivere una seconda volta...