Parole nel vento

Mani di vento


Mani di ventoPassi rapidi sulle vie di questa città. ombre che scivolano veloci disperdendosi nell'ovatta notturna e nebbiosa..anime stanche..alzo il bavero del cappotto..freddo che penetra nel corpo e non ne esce che attraverso nuvolette di fiato condensato...pensieri legati ai ricordi che svuotano rapidi il loro contenuto nella mia mente..ogni passo è il ripercorrere di altri passi di altre storie..di altre scene..mani di vento dove sei?? E' trascorso un mare di tempo sul mio vissuto da allora..eppure improvviso il tuo ricordo buca ancora il velo con cui ho ricoperto il passato..Raggiungo il ponte dove scorre silenzioso e nero il fiume..luccichii sfrecciano come diamati sul velo di una superficie simile ad olio nero..luci della città..luci di stelle...seguendo un impulso improvviso non attraverso quel ponte oltre il quale svanirebbe il profumo di quel passato che si è adagiato ora sulla mia pelle...ma devio e prendo il tratto che costeggia l'argine deserto...sento i piccoli sassi scricchiolare sotto le suole ..piccoli rumori che si espandono dilatandosi nel buio fratturato da lievi bagliori di luci lontane..respiro..e l'odore acre del Po entra in me con il suo stagnare di acqua inquinata da questa città..ma è l'odore che ricordo..l'odore di sempre..l'odore che respiravo allora e ho respirato altre volte..indistinto inizio ad udire il flusso dell'acqua che scivolando incontra leggeri ostacoli..il fiume...come la vita..scivola..nessuno si domanda che porta via con sè..o che porta a noi...in quei giorni di primavera mi portava spiragli di sole tiepido sulla pelle..brezza a scompigliarmi i capelli che lui con mano fragile mi scostava dal volto per osservare le labbra sorridenti..mi portava lontani suoni della vita che mi giungevano come in una bolla di serenità..i suoi occhi neri mi osservavano..curiosi ed affamati del mio volto...mi osservavano come un prezioso cristallo da tenere con cura in una mano ed averne paura ad accarezzarne i contorni con troppo ardore da frantumarne i bordi..tremavano le dita nell'appoggiarsi sulla mia pelle..tremava il suo corpo nello stringermi più accanto..la sua vita tra le mie mani..ne avevo fermato il corso..ne avevo sradicato la sua essenza..un uomo con una bimba cresciuta accanto..dei tuoi vent'anni ne avevi fatto sfacelo..ne avevi conosciuto i lati più oscuri...eri sceso nel baratro della droga..avevi in te il mostro del non vivere...ed io..anima incoscente..ti avevo portato il sole..eri risalito da quel burrone arrancando sulle pareti per vederne il colore...per crogiolarti al calore di quel sole che ti scaldava l'anima...non hai temuto di lasciarti riscaldare...e nel renderti l'anima ti ho reso una scheggia di felicità che hai saputo appuntare nel tuo cuore..e farne il dono più prezioso ..scivola il fiume..e sento che ne sono scivolata via con lui in un giorno senza nome..in un tempo senza chiodo per appendere un addio..scivolata via in silenzio..con la promessa di un ritorno che non ci fù per te...mani di vento..non ho scordato..il tuo tempo si è fermato in quell'estate..hai reso la tua anima lieve per attraversare il tempo nei miei ricordi...tu vivi ancora in me...con il tuo sorriso che il vento non ha mai cancellato..in un innamoramento ancora acerbo..in un lieve sospiro di questa notte invernale..nei luccichii di questo fiume vestito di silenzioso velluto nero...il tuo tempo è appeso nella mia vita,prezioso come allora..denso di sensazioni,pieno di piccole emozioni che vibrano come allora..ora tremo io nello sfiorarti con il pensiero...tremo nel raccontarti a questo fiume millenario che accoglie la storia di chi aveva solo i suoi vent'anni da regalare ad una stella..e non ha temuto di farlo prima di andarsene via lento verso il suo destino troppo breve...mani di vento..alzo gli occhi ed una stella buca questa coltre di nebbia con la sua luce..eri tu che mi donasti l'orsa maggiore una sera..e che mi indicasti dove puntare gli occhi per ritrovarti un giorno..sorrido in silenzio e lascio che la piccola luce tenue di quell'astro arrivi a sfiorarmi come le tue dita di vento...il fiume scorre lento come la vita..lo sento vicino a me..appoggio la mia anima sulle sue acque e l'abbandono al suo scorrere verso la foce..questa vita non mi ha piegata..ho imparato che durante una bufera un filo d'erba si flette per poi tornare ad allungarsi al cielo.. ma il tronco di un'albero cade e non si rialza più..o si spezza..e muore..ho imparato a lasciarmi trasportare dal fiume per raggiungere la riva più vicina invece di nuotare a monte per non giungere mai da nessuna parte..e ho compreso...che la vita ha il suo percorso...e noi ne siamo solo i ciotoli sù cui lei cammina..mani di vento..la lacrima che ora riga il mio volto non è di dolore...è di emozione per averti ritrovato in questa notte..intatto come allora...come se ieri fosse stato il nostro oggi...