Partenope

Si...lo voglio


La notte da sempre è stata la protagonista di canzoni, sogni, passioni.Il buio trasforma i colori in emozioni, di notte si approfondiscono storie, amicizie, amori.C’è stato un tempo in cui mi riusciva studiare solo al calar del sole..e andavo avanti sino all’alba accompagnata da tazzoni di caffè e concentrazione...ma da qualche giorno la notte è diventata lo spazio ideale per dare vita alle mie paure… prematrimoniali. (niente di grave solo stress allo stato puro!)Mancano oramai solo 3 settimane alla fatidica data e dopo aver speso tutte le energie per l’organizzazione del matrimonio (che dalle mie parti è ancora legato a  tradizioni ai limiti del sopportabile, ma quasta è un’altra storia che prima o poi racconterò), appena metto piede nel letto mi si affacciono alla mente pensieri maniacali o meglio, ad onor del vero, “sfighe” che potrebbero verificarsi nel felice giorno.Ne cito solo qualcuna per rendere l’idea del sentiero delirante che sto percorrendo: -         giornata piovosa accompagnata da tuoni e fulmini e annesso rimpianto di non aver scelto un abito maggiormente “coperto”;-         black out di impianto di condizionamento e sonoro del locale del ricevimento;-         comparsa di herpes labiale e ciclo;-         ritardo di estetista e parrucchiere;-         ritardo (e non sarebbe una novità ) dello sposo con comprensivo mio sguardo di incenerimento.-         Ruzzolone nel vestito da sposa nel percorso della navata della chiesa.  -         Afonìa al momento dello scambio delle promesse.La cosa che maggiormente mi irrita mentre sono afflitta da siffatti pensieri è assistere al sonno beato del mio futuro sposo, il quale sembra non essere toccato da simili congetture anzi, per dirla tutta, ride apertamente delle mie preoccupazioni e risponde ai miei attacchi di panico con una frase che da sola è l’essenza della tranquillità: “Lucià , ma pensa a salute”.