Partenope

La solidarietà è una parola


[..] Saviano confida al quotidiano spagnolo che se potesse tornare indietro non riscriverebbe il suo "Gomorra" "No - rivela - ma non per le minacce, bensì per tutto ciò che comportarono: l'atteggiamento degli editori e delle persone più vicine. La solidarietà è solo una parola". [..]Termina così l’intervista al “El Pais di Roberto Saviano, lo scrittore napoletano autore di un libro che racconta il potere della camorra, la sua affermazione economica e finanziaria, e la sua potenza militare, la sua metamorfosi in comitato d'affari. Una scrittura in prima persona fatta dal luogo degli agguati, nei negozi e nelle fabbriche dei clan, raccogliendo testimonianze e leggende. - La solidarietà è solo una parola. -Continua a riecheggiare dentro di me questa frase. Quante volte in seguito ad una situazione spaventosa, drammatica, intensa abbiamo impropriamente abusato di questo termine. Anch’io nell’ultimo post ho utilizzato la parola solidarietà ma in concreto cosa ho/abbiamo fatto per dimostrare partecipazione al dolore, all’azione di chi si espone in prima linea??Sepolcri imbiancati venivano definiti i Farisei, alll’apparenza seri e impegnati in giuste cause ma nel profondo anime spente ed oziose. Dove sono finite le bandiere arcobaleno dei tanti sostenitori della pace? La guerra che si combatte nel nostro paese è meno interessante solo perché porta meno consensi politici? E’ triste pensare che la causa di Roberto Saviano non viene “sposata” nemmeno dai maggiori organi di informazione e ancora una volta i riflettori si spengono per lasciare spazio alla più cupa indifferenza.