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Le colonne sonore


Stamane leggevo un intervento sul forum in riferimento ai film di Dario Argento e ripensavo all'effetto che su di me ebbe la visione di Profondo Rosso, beh in tutta sincerità credo che per il suo genere sia uno dei film più riusciti..ma l'aspetto che volevo sottolineare è che, nei giorni immediatamente successivi alla visione, continuavo a sentire nelle orecchie il motivetto del carillon che l’assassino azionava prima di compiere i suoi delitti. Mi veniva da pensare quanto sia importante la scelta delle musiche in un film e quanto esse possano incidere nei nostri ricordi. Dello stesso film non posso non ricordare il tema dominante che poi negli anni è diventata una delle musiche cult. Le colonne sonore mitiche sembrano appartenere però ai film del passato, sarà che venivano curati in tutti i particolari, sarà che nel tempo sono state maggiormente riproposte: credo che i western e le musiche di Morricone avranno sempre un posto predominante rispetto alle altre.Un altro aspetto che tenevo a sottolineare è l’evoluzione che le musiche hanno avuto su di me ma credo sul grande pubblico in seguito alla varietà dell’utilizzo, provo ad approfondire avvalendomi di qualche esempio dimostrativo per rendere con maggiore chiarezza il mio pensiero.Provate ad ascoltare la colonna sonora di uno dei film più noti della storia del cinema: “Via Col Vento” quale sensazioni prevarranno? L’importanza dell’amore, la prepotenza dei sentimenti, la sofferenza della guerra, l’attaccamento alla propria terra, Tara  o….il disgusto per i politici, il debito pubblico e il contratto con gli italiani?..e nell’ascoltare le musiche de “il Gladiatore” evocherete le gesta di questo eroe, ammirerete nel ricordo la beltà di Russel Crowe o penserete a Tonino Guerra che invita Gianni ad essere ottimista? ..e sulle note del Postino di Luis Bacalov vi lascio alle vostre riflessioni