Partenope

Partenope in trasferta


Amo così definirmi nonostante sia in pianta stabile, (oramai da due anni), in un’altra città. Il cordone ombelicale con la mia terra, le mie radici, non è lesionato in nessun punto..ed è forse per questo che risento, ancor più di prima, con maggior dolore o forse solo con un tono più di rabbia, dei numerosi ed inutili attacchi che vengono fatti alla mia gente.In questi due anni che sono nella “meravigliosa” “ridente” Toscana ho potuto notare innumerevoli problemi di ordine pubblico e di coscienza civile, sicuramente non in emergenza come nella mia Napoli ma in evidente e pericoloso aumento… eppure.. mai su un giornale un appunto, mai tra i cittadini spirito critico…sempre e solo presunzione, arroganza di chi crede, nella comodità delle proprio poltrone, di poter giudicare situazioni delle quali conosce poco e male, filtrate dalla incoerenza e superficialità delle televisioni. Un capitolo a parte merita l’argomento lavoro. Il fatto che ci siano più posti che persone (rispetto alla mia terra) non è sinonimo di qualità dei servizi, anzi al contrario, trovo spesso ai posti di comando persone che nella mia città, dove bisogna essere per forza di cose concorrenziali pur di ambire alle poche opportunità lavorative disponibili, non troverebbero alcuna collocazione.  “Imbrogli prerogativa del Sud”? Niente di vero!!! Il lavoro di mio marito mi porta ad essere continuamente aggiornata sul “concetto di lealtà”, sull’onestà dei cittadini e rafforza in me l’opinione della discesa dei valori di un popolo che da sempre crede di essere emblema di correttezza dell’intera nazione.“Last but non least”, ultimo ma non meno importante è l’assenza del valore della famiglia. Chi mi conosce o ha provato a farlo attraverso i miei scritti, (leggi qui), è consapevole del peso di questo ideale nella mia vita e che mal si coniuga con la frivolezza, l’inconsistenza dei rapporti parentali.Divorzi in percentuali abissali, figli irrispettosi e lontani dallo “sguardo vigile” dei propri genitori. Vacanze separate, ricorrenze separate…vite separate. Rileggo quanto scritto sopra e mi accorgo di esserci andata giù pesante…. ma non voglio nella maniera più assoluta apportare correzioni, questo è il pensiero, il mio stato d’animo e non voglio censurarlo. Mi spiace se qualcuno possa risentire delle mie parole ma forse questo potrebbe aiutarlo a comprendere la sensazione che provo io quando mi vengono mosse delle critiche che mirano al cuore della mia gente più che al reale desiderio di rinascita e rinnovamento.