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I racconti della mala.


Alcuni operatori nel settore dei controlli semaforici, in combutta con amministratori ed altre centinaia di ditte autorizzate per il recupero delle multe non pagate, sono stati condannati dai giudici della magistratura e sono stati obbligati a smontare le apparecchiature contraffatte.Elogio ai magistrati intervenuti anche se sotto la spinta di migliaia di ricorsi presentati dai cittadini riuniti in associazioni.Ma, v’è un ma!Gli stessi giudici anno vietato le telecamere ai semafori ed il controllo dei limiti di velocità se non preavvisati almeno quattrocento metri prima con appositi cartelli ben visibili, di conseguenza sono aumentati in modo esponenziale i furbetti che si accertano che non ci siano vigili in vista e passano con il semaforo rosso.Nessuno, giustamente rispetta più i limiti massimi di velocità nemmeno nei centri urbani.In questo caso è proprio il sacrosanto di affermare che il rimedio è risultato peggiore del male.