PartitoSenzaNome

PER CHI FUNZIONA LA BILANCIA?


ROMA (Reuters) - Nelle corti d'appello italiane dove si inaugura l'anno giudiziario è andata in scena oggi l'annunciata protesta dei magistrati contro la politica del governo sulla giustizia: quando ha preso la parola il rappresentante del Guardasigilli, le toghe, anche se non tutte, sono uscite dalle aule.E' avvenuto in città come Milano, Roma, Firenze, Venezia, Genova, Napoli. A Bari la maggioranza dei magistrati non è neanche entrata in aula. Non così all'Aquila, dove ha parlato il ministro Angelino Alfano, come ha deciso l'Anm per rispetto istituzionale in una zona colpita dal terremoto. I magistrati hanno lasciato l'aula con una copia della Costituzione in mano e hanno fatto ritorno finito il discorso dell'inviato dal ministero della Giustizia.Con questo gesto di dissenso l'Anm ha voluto protestare contro le ultime iniziative legislative della maggioranza e per i ritardi nelle riforme del sistema giustizia. Dall'iniziativa, ma non dalle ragioni della protesta, si è dissociata una corrente della magistratura."La protesta rappresenta il disagio dei magistrati italiani in questo momento", ha detto a Sky Tg24 il presidente dell'Anm Luca Palamara.Dall'Aquila Alfano ha risposto alle critiche, dicendo di avere incontrato finora molte resistenze al processo riformatore che ha messo in moto, ma che intende portarlo a termine "senza indugi e senza tentennamenti poiché noi non intendiamo sottrarci a questa sfida".Il Guardasigilli è tornato a polemizzare con l'Anm, la cui protesta, ha detto, ha subìto importanti defezioni.D'ora in poi -- ha aggiunto a margine del suo intervento -- parlerà sempre con i capi degli uffici giudiziari, che hanno una visione chiara dei problemi concreti, anziché con l'Associazione nazionale magistrati, che è in preda a "isterie" che rendono inefficace il confronto.Il comune denominatore dei discorsi dei presidenti di corti d'appello è stata la richiesta di maggiori fondi e di riforme di struttura della giustizia.  Continua...                                                                          -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Il Guardasigilli Angelino Alfano nel suo intervento ha detto ai giudici presenti:Il governo fa le leggi quale rappresentante del popolo italiano, lo stesso popolo italiano in nome del quale loro emettono le sentenze.Ancora una volta una presa di posizione assurda ed ingiustificata della magistratura nei confronti delle istituzioni, e non mi sembra che si tratta di una minoranza di giudici.