Partyboy

MORTE STOICA


Con una mano scrivo, con l'altra macino la cicuta.Un bell'infuso non me lo toglie nessuno.Meglio una morte indolore, veloce ed autoinflitta che una cena solo con la suocera.Anzi con la suocera e la cognata.Solo. In tre.Senza neanche la mia ragazza.Senza nessuno, quindi, a cui tirare calci sottobanco sugli stinchi per smorzare la polemica.Solo, in mezzo a due streghe.Zitelle nell'animo più che nella sostanza.  Grazia e Graziarcazzo.Pinotta e Pinotta (perchè Gianni era troppo intelligente per essere accostato ad una delle due).Mimi Cocò e Cacmocazz. Tre per due.Lo sbirro cattivo e lo sbirro stronzo (anche se è difficile capire chi interpreta chi).Tutta la serata così:Suocera:" Vuoi altra pasta "Io: " No, grazie (per caritàdiDio)"SPLASH! Altra pasta nel piatto e maglietta nuova piena di olio e sugo.Cognata: "Vuoi altro spezzatino?"Io: " No, ma era buonissimo (dallo al cane)"SPLASH! Piatto di nuovo pieno di carne e macchie di un indefinita sostanza a coprire quelle di olio e sugo.Io: " Altra roba da buttarmi addosso?Ehm...volevo dire...cosa c'è per contorno?"Stavolta ho finito le scuse. Ho già fatto morire 5 nonne, 6 nonni, 3 zii, due cani ed un tamogochi per declinare l'invito.Stavolta non posso sfuggire.O la morte o la morte.