I giorni

Post N° 161


Distendo le mie ali, e mi lancio dalla rupesu cui ho passato la notte,verso la valle sottostante.L'aria frizzante del mattino, mi culla come sefossi un bambino, inspiro l'aria fresca,il vento mio amico.
Gioco col vento, e le sue mille correnti,ma ora non è più tempo di giocare,è tempo di cacciare.Scorgo una preda sotto a me,un tenero boccone, indugio un attimo sorretto dal vento,mentre ringrazio e prego per la sua anima.Silenzioso e veloce scendo su di lei,non le farò male, non sentirà dolore,solo un attimo il trapasso.Un acuto dolore, la mia ala trafitta,vedo la terra corrermi incontro,chiudo gli occhi mentre sento nella boccail sapore del sangue.Apro un occhio, non riesco a muovermi,sento freddo, attendo che il predatore mi porti via,una lunga attesa, una vana attesa,sono ancora lì quando la notte giunge.