ASensoUnico

24/01/2009


Sorrido. Amaramente ma sorrido. Sorrido di fronte all'inaspettato. Di fronte alle mie certezze assolutamente sbagliate. Sorrido di fronte alla mia erronea convinzione che "dipendeva da me". Del resto è più facile convincersi che sia così. Ti dà un senso di onnipotenza.  Di controllo sulle situazioni. Fittizio assolutamente fittizio. Perchè poi quando t'incontri con l'altro non ci sei solo tu, c'è anche, appunto, l'altro. Un universo enigmatico ed inesplorabile.  Una sorpresa, troppo spesso amara. Sorrido di fronte alla mia quasi rassegnazione. Al mio non stupirmi neanche più di tanto. Al mio essere abituata a questo tipo di cose. Sorrido di fronte a chi continua a giocare con parole o atteggiamenti. Sorrido di fronte a chi lascia cadere una palla che gli viene lanciata. Strano, eppure l'aveva messa lui in gioco!Sorrido di fronte a chi non sa guardarsi dentro. A chi non si conosce e non ha voglia di farlo.  Sorrido di fronte a chi non capisce o fa finta. Perchè è così faticoso aprirsi veramente ad un'altra persona. Comporta il mettersi in discussione ed in gioco. Sorrido di fronte alla paura che atterrisce, mascherata da cafoneria ed immaturità. Sorrido di fronte ai miei timidi tentativi di cambiamento. Timidi ma decisi, pensati e voluti.  Sorrido di fronte ad un caso ( se così lo si può chiamare) che a volte sembra non volermi aiutare.
 Ma soprattutto sorrido di fronte all'unica mia certezza. Non potermi e non volermi, almeno stavolta, rimproverare  nulla .