ASensoUnico

13.03.2009


E' uno di quei periodi in cui mi soffermo poco a pensare. Difficilmente, negli ultimi tempi, mi sono ritrovata  a districarmi tra le mie emozioni cercando di fare ordine. Eppure avrei bisogno di farlo. Perchè sto provando tante cose, tutte così diverse tra loro.  Ma non riesco ad afferrarle le mie emozioni, non riesco a circuirle e a dargli un nome. Vanno e vengono in maniera troppo rapida. Le vivo senza capirle appieno. E forse, ogni tanto, va bene anche che vada così.  Va bene anche accettare che le cose che vivi puoi comprenderle anche dopo, non per forza immediatamente. Va bene anche accettare di navigare in terre sconosciute. Tollerare delle sensazioni che non riesci a razionalizzare nè ad afferrare. Va bene concedersi di provare tutto senza autocensurarsi.  Va bene vivere  alla giornata, andando più di "pancia" che di mente. Mi sembra che da un pò di tempo io sto facendo esattamente tutto questo, senza che lo abbia programmato o scelto. Mi sento di vivere così per adesso.  E sono anche serena, tutto sommato. Ci sarà tempo, dopo, per la comprensione, per la razionalizzazione, per la consapevolezza e la chiarezza. Per adesso viaggio così. Senza conoscere bene la meta.  Per adesso mi sembra di godere di più di ogni cosa.  Ogni piccola cosa. Mi sento molto orientata al presente. E non al futuro o al passato, come mi capita spesso. E' strano perchè rispetto a qualche mese fa il mio presente non è cambiato tanto. Ho solo cambiato io prospettiva di vita. Quasi senza rendermene conto.  Probabilmente tutto il lavoro fatto finora per provare a cambiare prospettiva sta dando i suoi frutti.  O forse questa è solo una breve parentesi. Ma sono comunque contenta che ci sia, che io la stia vivendo. Vivere cosi' più di pancia mi sta permettendo di "sentire " tanto gli altri. Sono sempre abbastanza empatica. Ma ci sono dei periodi in cui devo fare uno sforzo in più per aprirmi alle emozioni che mi manda l'altro. Invece ci sono periodi come questo in cui riesco a percepire tutto quello che mi arriva dall'esterno, tutte le sfumature, anche quelle più impercettibili. In periodi come questi sento che la mia porta è spalancata verso il mondo esterno. Altre volte, invece, la tengo socchiusa in modo da poter filtrare tutto ciò che arriva. Mi sento serena e positiva. Mi piacerebbe donare un pizzico di questo benessere a tutti quelli che, consapevolmente o no, hanno contribuito a farmi sentire così. Cito solo il mio papino, capace di amarmi nonostante tutto. Oltre ogni pretesa e aspettativa. Come pochi riescono a fare. Lui che fa della mia gioia la sua gioia e che ha fatto del mio dolore il suo dolore. Stasera mi ha detto al telefono "divertiti e fregatene del mondo". Ed è così che farò. Almeno finchè ci riesco.    Grazie a **********