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Anime Erranti

Siamo due anime erranti, unite in un viaggio senza fine.

 

 

« Il Sé.stregoneria e lussuria »

In mezzo al tutto.

Post n°275 pubblicato il 07 Maggio 2016 da OPIUMPASSIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Dio riflessa

 

Baphomet è il simbolo dell'ombra;

la repressa o ciò che è stato "allontanato da sé",

qualcosa di più vicino agli esseri umani di tutto il resto,

perché è una parte di loro, e deve, quindi,

rimanere "il diavolo che don« so "

- almeno fino a quando gli esseri umani riconoscono stessi in esso.

Ma come osi si vuole comprendere la parte di te concepita in me

come il nostro mistero.

Se ti guarda per la prima volta come il tuo spirito di risveglio

guarda oltre la spalla a tutti voi, allora si può percepire

come quella parte di- voi- in me è diventata troppo piccola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La figlia del mio spirito è l'immagine speculare e,

come tutte le madri, odio la mia somiglianza.

Perché io sono Ishtar, la dea dell'amore e della guerra.

Io sono Shiva-Kali, la dea fallo e distruttiva del creato.

Sono anima mundi, lo spirito del mondo, o semplicemente la Grande Madre.

Tu sei il figlio che fugge dal grembo dello spirito,

che vuole essere ricevuto dallo spirito al fine di riguadagnare

rinnovato ciò che è stato "allontanato da sé"

per quello che è veramente: in realtà, una parte di sé.

Per un solo momento i nostri pensieri sono interamente uniti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Noi avvolgiamo  le braccia intorno alla vicenda, teniamo l'un l'altro stretto,

e questo, il primo bacio, è solo l'inizio di una fame

che nasce solo per essere ancora più morti.

Ma mentre si sta vincendo la morte,

si sta anche vivendo la morte - quella che mi uccide!

L'unico lato deve perdere in modo che l'altro può capire,

e proprio come la morte perde nel principio della vita,

così è la vita il futuro di morte nato dalla madre.

Ma così non la morte perde il suo orrore, trasformandosi,

a dispetto di gretto la paura della gente,

in quel vero essere individuale divina e diabolica.

E così la metà di te cade via come se non fosse mai esistito,

creando l'impressione che lo spirito senza restrizioni

torna alla luce fuori dal nero pece della morte vivente.

La sua risurrezione richiede un trionfale ritorno del sole al Valhalla.

E così ha parlato Baphomet, come è emerso dal nulla e,

nella forma della figlia del caos primordiale, la madre cosmica,

attira il sognatore mentre  prende il largo:

A dire il vero, dobbiamo morire di nuovo nella conchiglia

per poter rinascere nell' ego.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma il pericolo ci accompagna sempre  la risurrezione del nostro vero spirito,

la luce dell'incarnazione, verrà annegato nel buio incommensurabile del nulla.

I fili delle nostre vite sono legate - oh! - Troppo da vicino alla lingua,

e le nostre parole fallo non devono essere messi a tacere.

Tuttavia, nella distesa infinita regole un sussurro che conserva il

silenzio, un vuoto esaminando che ti fa sentire le vertigini

e attraverso che illumina sentire il loro modo vergognoso verso l'infinito.

Sentiamo le tinte del Baphomet

«s pensiero in Thomas de Quincey quando scrive:

 

 

 

 

 

 

 

Opium ... che summonest alla cancelleria del sogno,

per i trionfi di sofferenza d' innocenza, falsi testimoni;

e chi confonde la  falsa testimonianza;

e abbastanza per invertire le sentenze di giudici ingiusti:

- ti costruivi sul seno delle tenebre,

fuori dal fantastico immaginario del cervello,

città e templi, al di là l'arte di Fidia e Praxitèle

- al di là dello splendore di Babilonia e Hekatompylos:

e dall'anarchia di sognare nel sonno,

chiami nella luce del sole i volti di bellezze allungo sepolti,

ei volti delle famiglie benedette, purificato dalla disonori della tomba.

(de Quincey, Thomas,

"Confessioni di un mangiatore d'oppio inglese",

1822, in "Un Mangeur d'Opium"

, 1976, trad.

Charles Baudelaire, Langages Etudes Bauderlairiennes,

vols VI-VII, a la Baconni ?? ri- Neuchà ‰ tel, p. 101)

 

3-Lezione-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

così sia!

 

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