Creato da OPIUMPASSIONE il 24/03/2013

Anime Erranti

Siamo due anime erranti, unite in un viaggio senza fine.

 

Messaggi del 03/02/2016

Opium..

Post n°253 pubblicato il 03 Febbraio 2016 da OPIUMPASSIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PASSIONE DI OPIUM

 

OPIUMPASSIONE-

NELLA MIA MENTE È SCOLPITA UNA POESIA

CHE ESPRIMERÀ LA MIA ANIMA INTERA LA SENTO VAGA

COME IL SUONO E IL VENTO EPPURE SCOLPITA IN PIENA CHIAREZZA.

NON HA STROFA, VERSO NÉ PAROLA NON È NEPPURE COME LA SOGNO.

E' UN VERO SENTIMENTO, INDEFINITO,

UNA FELICE BRUMA INTORNO AL PENSIERO.

GIORNO E NOTTE NEL MIO MISTERO LA SOGNO,

LA LEGGO E RIPROVO A SILLABARLA,

E SEMPRE LA PAROLA PRECISA È SUL BORDO DI ME STESSO

COME PER LIBRARSI NELLA SUA VAGA COMPIUTEZZA.

SO CHE NON SARÀ MAI SCRITTA.SO CHE NON SO CHE COSA SIA.

MA SONO CONTENTO DI SOGNARLA,E UNA FALSA FELICITÀ,

BENCHÉ FALSA, È FELICITÀ.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

è cosi che funziona su i blog di questo sito??.

 
 
 

AMORE MIO

Post n°252 pubblicato il 03 Febbraio 2016 da OPIUMPASSIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fascino,
foresta senza tempo
una fase di eternità
mille brani coperti dal fango
irreale accanto a un lago.

 

 

 


Ama,
la sua bocca all'alba non canta,
la sua voce dà vita
nuda la luna di notte
e
abbraccia le fiamme del sole.

 

 

 

 


Coinvolge incanta desideri
aggrappata alla sua umanità
punteggiano le ombre
della giungla
spruzzando il suo paradiso terrestre,
illusioni affascinanati dalla sua essenza,

 

 

 

 

 

 

la sua magia,
il suo essere prigioniero
nella propria leggenda
natura della donna,

 

 

 


la canzone
che ha abbracciato
la sua storia

 

 

 

 

Era un incanto
la stessa che ha seminato la gloria
e il suo culto del corpo.
© Tutti i diritti riservati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

TU AMORE L'UNICO!

Post n°251 pubblicato il 03 Febbraio 2016 da OPIUMPASSIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arrivano a me,
come canti di Anime ferite,
vagano nel buio più profondo,

Lamenti carnosi strazianti di dolore,
incubi rumorosi abitati da Ombre,
che si muovono radenti al muro,

Scivolando negli angoli
sogghignando al pensiero,

In attesa,di nutrirsi
di tormenti silenti.
©P.V.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ti piace il mezzo per sottomettere le bestie come te?

posso continuare all'infinito,e se non basta

posso sempre fare altro la gentaccia come te

deve sparire dal web.

 
 
 

AMAMI!!!

Post n°250 pubblicato il 03 Febbraio 2016 da OPIUMPASSIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BENEDIZIONE, CHARLES BAUDELAIRE

Quando per decreto di potenze superiori,
il Poeta appare in questo mondo di noia,
sua madre impaurita e bestemmiando
stringe i pugni a Dio che ne ha pietà:

"Avessi partorito un groviglio di vipere,
piuttosto che nutrire questa derisione!
Maledetta la notte degli effimeri piaceri
quando il mio ventre concepì questa espiazione!

Poiché mi hai scelta fra tutte le donne,
per essere disgusto del mio triste marito,
e non posso gettare questo aborto di natura,
come un biglietto d'amore tra fiamme,

farò rimbalzare il tuo odio che mi opprime
sullo strumento maledetto delle tue malvagità,
e torcerò a tal punto quest'albero spregevole,
che non potrà mai più germogliare la sua peste!."

Così inghiotte la schiuma del suo odio,
e lei, che non comprende i disegni eterni,
lei stessa prepara in fondo alla Geenna,
i roghi consacrati ai crimini materni.

Pure, sotto la tutela invisibile di un Angelo,
s'inebria di sole quel Figlio ripudiato,
e in tutto ciò che beve e mangia
ritrova l'ambrosia e il nettare vermiglio.

Gioca col vento, parla con le nuvole,
e cantando s'inebria del calvario;
e lo Spirito, che lo segue in quel pellegrinaggio,
piange nel vederlo gaio come uccel di bosco.

L'osservano con timore quelli che vuole amare,
oppure, arditi per la sua tranquillità,
si divertono a strappargli un lamento,
e provano la loro ferocia su di lui.

Mischiano cenere e impuri sputi
nel pane e nel vino destinati alla sua bocca;
buttano con ipocrisia ciò che egli tocca,
e si accusano di aver messo i piedi sui suoi passi.

Grida alla pubblica piazza la sua donna:
"Mi trova tanto bella da adorarmi, per cui farò il mestiere degli antichi idoli,
diventerò dorata come quelli di un tempo;

m'ubriacherò di nardo, di incenso e di mirra,
di genuflessioni, di carni e di vino,
per sapere se posso usurpare, tra le risa,
gli omaggi divini d'un cuore che mi ammira!

E quando m'annoierò dell'ampia farsa,
poserò la mano esile e forte su di lui;
le mie unghie, come unghie delle arpie,
sapranno aprirsi un varco nel suo cuore!

Come un tremulo uccellino palpitante,
gli strapperò dal petto il cuore rosso
e, per saziare la mia bestia favorita
lo getterò per terra con disprezzo!"

Sereno il poeta alza le braccia al cielo,
dove il suo occhio vede uno splendido trono,
e i grandi lampi del suo spirito lucido
gli celano la vista dei popoli furiosi:

"Benedetto Dio, che doni la sofferenza
come un rimedio divino alle nostre impurità
e come migliore e più pura essenza,
per preparare i forti alle sante voluttà!

Lo so che al poeta tu conservi un posto
tra le schiere beate delle legioni sante,
e che lo inviti a quella festa eterna
di Troni, Virtù e Dominazioni.

Lo so che il dolore è la sola nobiltà
che mai erra e inferno morderanno,
e che occorrono tutti i tempi e tutti gli universi
per intrecciare la mia mistica corona.

Ma non basteranno le perdute gioie
dell'antica Palmira, i metalli ignoti,
le perle del mare dalla tua mano incastonati
per quel bel diadema chiaro e sfolgorante;

perché sarà fatto di sola luce pure,
attinta al fuoco santo dei raggi primitivi,
e al confronto occhi mortali di massimo splendore
non sono altro che piangenti e oscuri specchi!

opium

opium

 

 

 
 
 

Amami.

Post n°249 pubblicato il 03 Febbraio 2016 da OPIUMPASSIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fascino,
foresta senza tempo
una fase di eternità
mille brani coperti dal fango
irreale accanto a un lago.

 

 

 


Ama,
la sua bocca all'alba non canta,
la sua voce dà vita
nuda la luna di notte
e
abbraccia le fiamme del sole.

 

 

 

 


Coinvolge incanta desideri
aggrappata alla sua umanità
punteggiano le ombre
della giungla
spruzzando il suo paradiso terrestre,
illusioni affascinanati dalla sua essenza,

 

 

 

 

 

 

la sua magia,
il suo essere prigioniero
nella propria leggenda
natura della donna,

 

 

 


la canzone
che ha abbracciato
la sua storia

 

 

 

 

Era un incanto
la stessa che ha seminato la gloria
e il suo culto del corpo.
© Tutti i diritti riservati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.Nota

ho aperto un blog su libero 

per scrivere e stare con i miei amici,

non per..avventure sessuali e chattare con sconosciuti!!!

 

 

 

 
 
 

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