A MANO LIBERA

LA DIFFERENZA TRA UNA POESIA INCOLLATA E...


..QUELLE SCRITTE DA TEMPO, DA SE, SENZA PRETESE, SENZA RISPOSTE. CHI HA ORECCHIE INTENDA, CHI CAPISCE SI RENDA CONTO CHE E' IMMOBILE CHI E' FERMO DENTRO SE STESSO.     LUI   ERA   IMMOBILE  Io no, no.Strisciando percorrevo strade deserte cercando la luce come il seme perso,e l’immobile scultura riflessa non era vivente,ma terribilmente,solo vissuta.Lui era immobile,io no, no, non mai,stesi al sole la paura e mi cercai,trovando spighe come erbacce,e di tutto, tutto resto felice.Era la luce che brillava negli occhi,anima persa in altri giorni che non so,come spilli assiepati sulla pelle,forse, e che importa,se non per dire che era immobile,deserto sterile e pianto,pianto dirotto dentro e viaggio assente e assente cielo,il dolore mio trapassato remoto.E se non vedo freccia nel mio occhio,che mi si tolga sempre la pace illusa che chiedo.Ma non resto immobile miraggio,non sono mai immobile miraggio.