"Ahò! mika me scrive la password, ME VENGONO FORI SOLO STELLETTE!"
...ti invidio, non sai quanto...ed è per questo che vorrei...
UN PASTELLO NEL CERVELLO
fela78
uno scienziato si sentiva solo. non riusciva a parlare con nessuno, dato che nessuno capiva cosa dicesse. e di contro lui stesso non trovava interesse a parlare col resto del genere umano. la causa...? era troppo intelligente. 400 di quoziente... inarrivabile. cosi' decise di costruire un macchinario per abbassarsi l'intelligenza almeno a livello di quella di Einstein. cosi' da non sentirsi piu' solo. in effetti era indeciso, tra un pastello nel cervello e la macchina... ma alla fine scelse la macchina... cosi' un giorno chiamo' Gastone, il maggiordomo, e lo istrui'... "adesso Gastone io entrero' nella cabina. tu aziona questa leva... quando la lancetta che ora e' a 400 sara' arrivata a toccare sulla scala il numero 250... tu disattiva la macchina tirando giu' nuovamente la leva...". e cosi' fecero... ma quando la lancetta tocco' quota 250 Gastone si accorse che... il meccanismo s'era incastrato... solo con grande sforzo riusci' a disattivare l'infernale aggeggio. la lancetta segnava ormai quota 60...
ed ecco che la cabina si apri'.. lo scienziato ne usci' e Gastone piagnucolo' delle scuse disperate. fu allora che lo scienziato lo apostrofo' incarognito e altero... "FACCIA SILENZIO GIOVANOTTO! E MI DIA PATENTE E LIBRETTO..."
al_pessimo_esempio
Esco di corsa dal portone dell’ufficio.
La mia collega mi chiama.
”Ehi…dove vai?”
“Faccio un salto in libreria…”
“Ah, vai in libreria?...Eh…senti mi hanno detto che c’è un libro…tipo…l’irresistibile felicità… la leggera allegria, una cosa così…”
La guardo.
“Se lo trovi me lo compri, dicono che è bello!”
La guardo ancora.
“L’insostenibile leggerezza dell’essere?”
“Eh…si…brava quello…”
“Non je la poi fa’…fidati…da Moccia a Kundera il salto è troppo grande…”
Le volto le spalle e me ne vado…
“Ma perché scusa? Perché non posso?”
“Io te lo compro..ma tu inizia a toglierti quel pastello dal cervello…”
elizabeth77
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Post n°8 pubblicato il 25 Marzo 2008 da al_pessimo_esempio
primo anno di universita', corso di laurea in filosofia. citta x, dipartimento di Storia della Filosofia... il titolare della cattedra e' il professor G. ciellino e baciapile. un uomo per il quale il pensiero di Kant e' riassumibile nella formula "non e' bello cio' che e' bello.. e' bello cio' che piace". l'universita' degli studi di x e' in mano ciellina. e' facile accorgersene. anche solo dai programmi e dai testi. prima sessione d'esame per Storia della Filosofia. riservato a chi ha avuto il fegato di seguire le lezioni del professor G. riservato a ciellini e baciapile. prima esaminanda una ragazza di una 20ina d'anni... dopo un quarto d'ora di ignoranza imbarazzante e di pesantissimi momenti di silenzio seguiti a domande bonarie, arriva l'ultimo assalto.. "signorina... per Aristotele esiste la forma e...?" "..." "..e la...?" "..." "...la...?" "...sos...tan...za...?" "oh...!! brava!! [?????]... cosa mi sa dire a proposito...?" "...................................................." "signorina... per Aristotele la sostanza e' importante? [!!!!]" "...si..." "va bene cosi' signorina. come mai tutte queste incertezze? e' emozionata? con un esame cosi' non posso darle piu' di 25... [...25 che? 25 calci in culo?]" |
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