Il blog di Patricia

poesie e racconti

 

(S)COLORI

sussurra nell'azzurro
il naufragare blu

 

SOMMESSI SOGNI

Sono labili segni
-leggili sulle labbra-
sottili lamerughe
di silenzio sfogliato

riverberi sfrontati
di un antico sorriso

 

INCOMMENSURABILI

Fatico inutilmente ad esser luce
per riposarti in raggio alla pupilla

- sorte ha voluto che io fossi stella -

quello che amo adesso quando arrivo
sarà milioni di anni luce morto

 

patriciap

 

 

Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 05 Novembre 2006 da scrivere_ancora

Non è poesia

Non è non è poesia certo eruttare
di mal di mare ad ogni ansa stretta
e il salice lo sa quando ti frusta
il viso ostile e ghigna al lacrimare
Non è non è poesia se non è legno
di ombre e luci intaglio fede e pegno

(leggendo Ferlinghetti)

 
 
 

Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 02 Novembre 2006 da scrivere_ancora
 
Tag: Poesie

Corsi di natura

 

 

Ruggisce il mare adesso e il vento grida
le stupide parole che non dissi
perché mai ho saputo trascinare
fuori dal petto il Vostro sconfinare
 
Ed ora certo mi ti poni accanto
e dici e canti e suoni l'alleluia
del ritrovato senso e dell'amore
ma io mi schianto al fondo   
e non c'è incanto

In questo soffio denso e travolgente
che sposta foglie e rami ed acque sante
che della santità si fanno beffe
e spiovono sugli occhi senza requie

*

Ruggisce il vento e grida adesso il mare
 
 
 

Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 31 Ottobre 2006 da scrivere_ancora
 

BUTTERFLY

Limite invalicabile
è la soglia
ed alle imposte bussa
l’attesa d’una vela vana.
Dal centro della casa
un letto vuoto
grida abbandono
ad una morte incisa
sul pugnale dell’onore
- o dell’amore? -

Sei stata fiore schiuso e profumato
anima bella e dolce da succhiare,
leva da usare per piegare il mondo
al suo volere
- ed ha piegato te. -
Scomposti ora si curvano i tuoi petali
- non è rugiada il pianto –
e sullo stelo un solco sanguina
e ti guida
al senso già riposto della lama.

- Butterfly -
anni nel bozzolo a inventare ali,
un giorno per strapparle fra i maiali.

 
 
 

Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 31 Ottobre 2006 da scrivere_ancora
 

MEDEA

Vomiterò veleni
sul vanto virginale
che di vergogna
ora mi veste

Mi levasti fra le braccia bambina
ed il mio corpo per primo piegasti
con le carezze il cui fuoco d’assenza
ora brucia la pelle


Rabbia rivolta
a rancida realtà
risucchia nel ribrezzo
i ricordi di rosa

Io maga io donna io serpe
io furba io moglie io madre
- io madre madre madre -
dal ventre gravido di seme indegno


Figli fato
filo folle di fiamme
fardelli futili
a farsa finita

Stanco poggiavi la mano sul ventre
a sorridere d’un calcio invisibile
- è nostro figlio – dicevi – per sempre
i tuoi occhi nei miei occhi – per sempre


Disadorno domani
delitto dannato
dinanzi agli dei
distruggo i tuoi doni

Mai volli nulla senza il marchio di te
né uomo o terra o figlio
senza il tuo sole sorriso al risveglio
perisca il frutto di lama innocente


Livore di lama
lambisca languidi
lineamenti latori
di lascive lusinghe

Non lava quel sangue la pena
di rosso dolore tatuata
Non lava quel sangue l’orrore
di me che me stessa ho svenduto


Innocenti immemori ingannati
- sguardi sorpresi sorrisi stuprati -
nel nulla navigo
maledicendo

Me Madre Medea

 
 
 

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 31 Ottobre 2006 da scrivere_ancora
 

MEDUSA

Ghiaccia
di pietra crudele
il dolore smarrito
negli occhi
- serpi le dita fra i capelli
intrecciate senza amore -


Alato ancora è il sogno
nel sangue dei riccioli d'oro

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: scrivere_ancora
Data di creazione: 31/10/2006
 

TAG

 

SENZA PENA

E si riscuote al termine
il senso che si è dato:
due versi storti e sghembi,
un distico mal nato.

E senza pena spazzi
i cocci che hai comprato.

 

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