Creato da patriziadona il 24/09/2014

PIOMBINO DESE

Soldati della Seconda Guerra Mondiale

 

 

Soldati di Piombino Dese della Seconda Guerra Mondiale

Post n°1 pubblicato il 24 Settembre 2014 da patriziadona

autrice: Patrizia Donà

http://www.imidoc.net/it/#!/video/der-stolz

http://www.imidoc.net/it/#!/video/die-hinterlassenschaft

http://www.imidoc.net/it/#!/video/heimaterde

Questo volume racconta l'occupazione tedesca iniziata l'8 settembre 1943. Molti dei giovani militari che rientravano alle loro famiglie vennero rastrellati dai tedeschi e deportati in Germania.

Il libro racconta la storia della guerra sul fronte greco-albanese. Contiene la testimonianza del soldato Carlo Gobbo che oggi ha 99 anni e che rimase appeso ad un albero per tre lunghi giorni, cavandosela con l'amputazione delle gambe per il congelamento.

In Grercia come in Iugoslavia, dopo l’annuncio dell’armistizo, si assite ad un penoso e disperato fuggi fuggi nel tentativo di tornare in Italia.

Angelo Trevisan racconta ciò che gli accade quando, da militare di leva appena chiamato in servizo, si ritrovò deportato in Germania, costretto a lavorare nelle fabbriche tedesche dalle quali in molti non fecero ritorno.

Silvio Scquizzato nel suo diario ci propone la vita al fronte e quello che succedeva in Russia. Ma la sua voce sembra incrinarsi quando evoca uno degli amici con cui era partito. Quello che lui chiama fraternamente Vittorio, morto al suo fianco durante la prima battaglia sul Don.

Le storie di molti altri soldati ci raccontano la seconda battaglia combattuta sulle rive del grande fiume e la tragedia della ritirata

Il ricordo dei tanti caduti in terra d’Africa si conclude con il racconto di Amedeo Mason e dell’ultima battaglia combattuta nel deserto a Enfidaville, quando il tricolore venne ammainato e le truppe italiane si arresero agli inglesi

La guerra si spostò poi sul suolo italiano con lo sbarco degli alleati e i tanti scontri che riempiono le pagine dei soldati coinvolti – aprtire dal 1943 - nei combattimenti in Sicilia. La vicenda di Giovanni Vanzetto si consuma in quella guerra totale, dove la distinzione fra alleati e nemici si fa particolarmente sfocata tra cielo e terra.

Carlo Gobbo, Giacomo Cagnin, Silvio Scquizzato, Malvino Mason, Giovanni Vanzetto e Amedeo Mason sono oggi giovani che hanno superato i novant'anni. Raccontandoci la loro sincera epopea di soldati ci offrono i ritratti di esseri umani liberi e spontanei. I dolori e le gioie raccontate con la loro semplicità ci danno un panorama della tragedia collettiva che vissero durante la seconda Guerra Mondiale, dove l'essere salvi fu solo una questione di fortuna.

Quanti innocenti ha dovuto sacrificare l’Europa per liberarsi dal nazismo e dal fascismo?

Questa tragedia abbiamo il dovere di non dimenticarla se vogliamo continuare a vivere in un continente democratico, pacifico e aperta.

Patrizia Donà

Contatti: patrizia-dona@libero.it

 

 

 

 
 
 

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