Pattinando...

Coppa di Germania


Anche l'edizione 2006 della Coppa di Germania si è conclusa e la nazionale italiana di Antonio Merlo è tornata a casa con il consueto bottino di medaglie. Da sottolineare i risultati negli obbligatori, specialità dove normalmente, a casa loro, i tedeschi non ci lasciano spazio e che quest'anno invece ci ha visto d'oro in tre categorie (cadetti maschile con Murdaca, jeunesse maschile con Carriero e seniores maschile con Capacci… e meritavamo anche di piu' n.d.r.). Ma come sempre la parte del leone l'abbiamo fatta nella specialità del libero dove abbiamo vinto tutte le medaglie d'oro in palio. Nelle cadette prima nel libero e in combinata con prestazioni degne di categorie superiori Chiara Colpo, nei cadetti maschi primo nel libero Andrea Carnoli e in combinata Matteo Barrocu. Nelle jeunesse prima del libero con due prove impeccabili Cristina Trani e nella combinata Sara Venerucci. Nei jeunesse primo nel libero Dario Betti e in combinata Angelo Annese. Tra le juniores prima nel libero Valentina Di Paolo e in combinata la tedesca Woycievhowsky. Tra gli juniores primo nel libero elegantissimo Matteo Guarise e in combinata Andrea Poli. Fra le seniories prima nel libero e in combinata Ilenia Baldisser autrice di un programma lungo veramente intenso e ricco di difficoltà. Va sottolineato anche il programma libero di Annalisa Graziosi (è stata una nostra allenatrice di singolo!!!  Nella foto la terza da destra. n.d.r.) che ha presentato salti tripli completi e che le ha permesso di risalire dopo uno short non troppo fortunato al secondo posto. Ma la gara più spettacolare è stata senza dubbio quella dei seniores maschi. Con le buone prove degli italiani Mauro Mazzoni e Pierluca Tocco rispettivamente secondo e terzo; ma a vincere l'oro nel libero e in combinata con una prova che gli e' valsa dei 10 e la standing-ovation del pubblico presente e' stato, più in forma che mai, Luca D'Alisera. A pochi giorni dai campionati italiani di obbligatori e a poco più di un mese da quelli del libero il lavoro da fare è molto ma il giudizio sugli atleti azzurri alle loro prime uscite internazionali 2006 non può che essere positivo.