Pattinando...

Di sicuro non si vive di pattinaggio


Roberto Riva (nella foto) e` il campione mondiale di pattinaggio artistico a rotelle: `Noi italiani siamo i migliori al mondo`. Lo dice a ragione, l’atleta azzurro: nella rassegna iridata di una settimana fa a Murcia, in Spagna, gli italiani hanno dominato vincendo sette medaglie d’oro sulle otto in palio. Il vent`enne monzese e` salito due volte sul gradino piu` alto del podio (obbligatori e combinata), arrivando secondo nel libero. In questa specialita` ha trionfato l’estroso campione romano Luca D’Alisera, mentre le gare femminili hanno visto lo strapotere dalla bella ed elegante Tania Romano.Nonostante l’altissimo livello del pattinaggio italiano, confermato dalle numerose medaglie vinte al Mondiale, questo sport non e` seguito. ”Effettivamente i quotidiani nazionali e la televisione ci hanno sempre snobbato – ha ammesso Riva, a colloquio con Datasport - Negli ultimi anni, a suon di successi, se ne parla un po’ di piu`, ma siamo comunque poco seguiti. Dopo i Mondiali, infatti, nonostante i giorni di ritardo, si e` parlato dell’avvenimento con qualche approfondimento, ma fino a pochi anni fa i giornali si limitavano a riportare la classifica finale. Forse dipende anche dal fatto che il pattinaggio a rotelle non e` uno sport olimpico: in fondo quale altra federazione oltre a quella italiana avrebbe interesse a portare alle Olimpiadi una disciplina in cui noi siamo i dominatori? Ormai ci siamo abituati, noi pratichiamo sport non per fama, ma per passione, questo ci spinge a crescere di continuo”.Quindi i grandiosi risultati ai Mondiali dipendono solo dalla passione di chi pratica questo sport? “Proprio cosi`. Per prepararmi al Mondiale ho dovuto lavorare sodo. Allenamenti, sedute in palestra, un regime alimentare controllato e pochissimo tempo per la vita privata e lo studio, per cosa? Passione e basta. A livello economico un pattinatore che vince un Mondiale guadagna neanche un ventesimo di quello che, per esempio, ottiene un pattinatore su ghiaccio. Sono cifre irrisorie che non permettono di vivere, ne` di essere professionisti”.Roberto Riva, che per la prima volta non ha vinto l’oro nel libero da quando gareggia in competizioni internazionali, cioe` dal 1999 nella categoria Cadetti, e` apparso un po’ deluso in merito alla sua prova: “Il Mondiale e` iniziato con l’inaspettata vittoria negli esercizi obbligatori, che non sono il mio forte, poi, pero`, ho commesso troppi errori nel libero. Nell’esercizio short, prima delle due prove che compongono il libero, ho tentato un triplo Axel, ma non mi e` riuscito bene e mi ha deconcentrato tanto da indurmi a fare altri errori, che mi hanno relegato in quarta posizione. Nel lungo ho fatto del mio meglio, ho riprovato il triplo Axel che questa volta mi e` riuscito bene, ma D’Alisera era gia primo nello short ed e` stato impossibile raggiungerlo.Gli ori nel lungo sono andati a Tania Romano e Luca D’Alisera. “Tania e` un’atleta incredibile, esegue dei salti tripli con la potenza di un uomo e questo fa la differenza. Tra lei e le altre pattinatrici c’e` un abisso, e` davvero la piu` forte. Luca? E’ il mio rivale numero uno. E’ un po’ incostante, alterna momenti di grande forma a gare disastrose, ma quando sta bene e` insuperabile”.Si ringrazia Silvia Cannata.