Pattinando...

Carolina domina sull'Europa


Mi viene da dire: "Abbiamo fatto bene a fidarci di lei!", come uno schiaffo in viso a tutti coloro che non capendo niente di pattinaggio l'hanno mortificata dopo le Olimpiadi. Carolina Kostner, 19 anni, di Ortisei, e' la prima azzurra a conquistare la medaglia d'oro ai Campionati Europei di pattinaggio sul ghiaccio (in corso di svolgimento a Varsavia) per i singoli femminili, raggiungendo quindi Carlo Fassi che nel 1953 e nel 1954 vinse e come Barbara Fusar Poli-Maurizio Margaglio nel 2001. L'azzurra, dopo il bronzo di Lione 2006 ed appunto la delusione olimpica, pattina come un angelo in un mare di ghiaccio. Ci è riuscita oggi con il suo libero, eseguito sulle note tratte della colonna sonora del film "Memoria di una Geisha" (John Williams), che è pressoché perfetto, sia tecnicamente (con tanto di sette salti tripli di cui tre in combinazione), sia coreograficamente. E' così riuscita a recuperare, al termine del programma libero, l'esiguo svantaggio (3 millesimi), accumulato nel corto dalla svizzera Meier, finita poi alle sue spalle, dimostrando di aver completamente recuperato l`infortunio alla caviglia subito a settembre e riuscendo a battere il suo record personale con 114,33 punti (ai Mondiali fu 113,29 nel 2005). Ma la sfida tra le due è stata entusiasmante. Poi, lontane, le altre, tra le quali una Valentina Marchei da sogno: la 20enne milanese, nella rassegna mai oltre il 15° posto, è addirittura quinta anche se ha fatto una bruttissima gaffe, ieri pomeriggio che, durante un'intervista in diretta ai microfoni di 'Eurosport', che trasmette integralmente su satellite la manifestazione, è stata richiesta di un commento sulle temibili avversarie asiatiche (che, ovviamente agli europei non gareggiano). La pattinatrice azzurra ha così espresso il suo disagio per doversi confrontare contro dei "musi gialli", ed ha aggiunto che "noi siamo più belli". Parole che hanno suscitato l'imbarazzo degli stessi commentatori dell'emittente satellitare. Questi, successivamente, sono stati costretti a scusarsi con gli ascoltatori per quanto affermato dalla Marchei, andando addirittura oltre le loro stesse responsabilità, sottolineando l'atmosfera "colloquiale" dell'intervista fatta con la stessa atleta azzurra che ieri si trovava intorno al dodicesimo posto della classifica generale.Comunque sia, a completare un Europeo che per la delegazione italiana, con sette piazzamenti tra i primi nove, difficilmente avrebbe potuto andar meglio. Su tutti, naturalmente, la regina è stata Carolina, portabandiera alle olimpiadi del 2006 ed allieva di Michael Huth che ha confermato che, in fatto di talento, non ha eguali. E’ così da quando aveva 12-13 anni. La sua pattinata è magia, la sua grazia da primato.Finalmente libera da certe pressioni psicologiche che l’avevano limitata la scorsa stagione, ha dato sfogo alla sua classe e alla fine ha fatto risuonare le note dell’inno di Mameli all’interno della Torwar Sports Arena. "Ero nervosa - dice - ma dopo il primo salto andato a segno, mi sono calmata e tutto è diventato più facile. Da lì in poi ho pattinato col cuore. Le esperienze del 2006 mi hanno aiutato, anche quelle negative e questo risultato è la conferma che, insieme al mio team, sto lavorando nella giusta direzione". Poi continua:"E' stato uno dei miei programmi migliori, non solo per i salti ma anche perché oggi mi sentivo davvero bene. Avevo una bella energia ed è per questo che oggi, sul ghiaccio, volavo". Prossimo obiettivo i Mondiali di fine marzo a Tokyo: adesso nessun traguardo le è precluso.Il bronzo è per la finlandese Kiira Korpi.